Le nuove previsioni sull’economia tedesca per il 2021
I dati non sono ancora rassicuranti: l’economia si riprenderà sul serio solo quando più persone saranno vaccinate e le restrizioni saranno allentate.
Le previsioni riguardo la ripresa economica della Germania non lasciano spazio a troppo ottimismo. Mercoledì scorso, Il Governo tedesco ha affermato che il grande motore economico dell’UE, bloccato anch’esso dalle chiusure dovute al virus, crescerà solo del 3% quest’anno. Il dato è leggermente inferiore a quello che il Ministro dell’economia federeale Peter Altmaier aveva previsto ad ottobre per il 2021 (vale a dire una crescita del 4,4%). La seconda ondata di Coronavirus, cominciata alla fine dello scorso anno e il lento avvio della campagna vaccinale in tutta Europa hanno frenato le speranze di un graduale ritorno alla normalità nei primi mesi del 2021.
Una crisi economica che non ha risparmiato nessuno
Come già è noto, il Coronavirus trascina con sé conseguenze drammatiche non solo a livello sanitario ma anche economico. Nessuna potenza economia è esclusa dalla crisi, neanche la Germania. Alla presentazione dei dati economici annuali a Berlino il Ministro Altmaier ha constatato che bisognerà attendere fino alla seconda metà del 2022 per vedere l’economia tedesca ritornare ai livelli pre pandemici. “Quello che emerge è una situazione complessa: mentre l’industria continua a dimostrare solidità, è il settore dei servizi a essere più colpito” ha dichiarato Altmaier.
La recessione è stata tuttavia meno dura rispetto ad altri Paesi europei. Questo soprattutto grazie alla resistenza dei produttori tedeschi e agli ingenti sussidi da parte del Governo della Cancelliera Merkel. Ma ad ogni modo l’impatto è stato forte. Il prodotto interno lordo della Germania si è ridotto del 5% lo scorso anno, il più grande declino dalla crisi finanziaria del 2009.
La seconda ondata ha avuto un impatto significativo sulla crescita economica del primo trimestre
A novembre si è disposta in Germania la chiusura di ristoranti, hotel e centri culturali, seguita da quella di scuole e attività non essenziali a dicembre. Le misure sono state prolungate fino alla metà di febbraio. Ma, a differenza del primo lockdown, quello della scorsa primavera, le fabbriche possono ora restare aperte, lasciando intatto il principale settore di esportazione in Germania. Tuttavia, l’Istituto di ricerca a Berlino DIW ha stimato che la produzione tedesca potrebbe contrarsi fino a 3% nei primi tre mesi del 2021 dopo un’espansione zero nel quarto trimestre dello scorso anno.
“L’economia tedesca ha una strada lunga e sterrata da percorrere prima che possa tornare a crescere” ha detto l’economista del DIW Claus Michelsen.
Fino alla reale ripresa, che avverrà concretamente quando la campagna vaccinale avrà interessato gran parte della popolazione, la Germania conterà sui suoi costruttori di macchine, sui produttori di automobili e su altri settori industriali. Questi, che a differenza di altri rami dell’economia – come il turismo o la vendita al dettaglio – non hanno subito un crollo drastico.
I sussidi del Governo Merkel non bastano per la vendita al dettaglio
L’associazione tedesca del commercio al dettaglio (HDE) ha avvertito che un’incombente ondata di fallimenti potrebbe portare alla chiusura di circa 50.000 negozi nei prossimi mesi. Secondo la banca pubblica di sviluppo KfW, nelle piccole e medie imprese, spesso classificate come la spina dorsale dell’economia tedesca, più di 1 milione di posti di lavoro sono a rischio. Per attutire lo shock pandemico, il Governo Merkel ha svelato nell’ultimo anno un piano di oltre un trilione di euro in fondi di salvataggio. A fare ricorso a questi sussidi sono stati, tra i molti, la compagnia aerea Lufthansa e il tour operator TUI.
Ma molte imprese hanno anche lamentato che l’assistenza finanziaria è stata lenta ad arrivare e che le regole di calcolo sono cambiate a loro svantaggio a gennaio.
Altmaier ha rassicurato che “il Governo continuerà a sostenere le aziende in questo momento difficile. L’aumento della spesa pubblica sarà più moderato rispetto all’anno scorso”.
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Immagine di copertina: Soldi Foto di Mabel Amber da Pixabay