Le aperture della Chiesa evangelica tedesca e la comunità LGBTQ+ , un approccio lontano da quello di Roma

La Chiesa evangelica in Germania ha attuato delle riforme per favorire l’inclusione della comunità LGBTQ+ nell’organizzazione religiosa

Le comunità religiose di tutto il mondo discutono ormai da anni sul tema dell’omosessualità e su come approcciarsi alle coppie dello stesso sesso dal punto di vista ecclesiastico. In Germania, la Chiesa evangelica (Evangelische Kirche in Deutschland o EKD) ha preso diversi provvedimenti a favore dell’inclusione delle persone queer. Dal 2002 in varie chiese regionali le coppie omosessuali e intersessuali possono ricevere una benedizione durante la funzione religiosa pubblica, a condizione che il parroco locale sia d’accordo. Dal 2016, in quattro chiese regionali per le coppie è anche possibile il matrimonio, nel momento in cui sia già avvenuta l’unione civile. Inoltre, gli stessi pastori omosessuali possono ufficialmente vivere e risiedere nella canonica con il loro partner sposato civilmente.
La dichiarazione della chiesa evangelica di Berlino-Brandeburgo sulle discriminazioni fatte nei confronti della comunità LGBTQ+
Alla vigilia del Christopher Street Day di quest’anno, noto anche semplicemente come Pride Day, il vescovo Christian Stäblein della chiesa di Stato di Berlino-Brandeburgo si è scusato pubblicamente con la comunità LGBTQ+ per la discriminazione e l’emarginazione compiute dalla Chiesa negli anni. “Nell’assumerci la responsabilità delle attività della chiesa in passato, confessiamo di essere responsabili di un percorso che è stato doloroso per decenni per le persone queer. Ci è voluto molto tempo per renderci conto delle sofferenze erroneamente inflitte attraverso i giudizi e le azioni che hanno guidato la Chiesa. Ci vergogniamo della nostra storia di umiliazione”. Il giorno seguente, rappresentanti del distretto della chiesa evangelica di Berlino Stadtmitte hanno manifestato accanto alla comunità queer. Hanno sfilato in giro per la città con il motto “Liebe tut der seele gut”: l’amore fa bene all’anima.

Le affermazioni anti-queer del pastore di Nordstemmen

Tuttavia, alcune chiese locali più conservatrici non permettono ancora la benedizione o il matrimonio. Allo stesso modo, alcuni membri del clero disapprovano gli atteggiamenti di apertura e inclusione dell’EKD. Lo scorso maggio avevano fatto scalpore le affermazioni del pastore Marcus Piehl di Nordstemmen. In una lettera parrocchiale aveva scritto che l’unica famiglia accettabile è quella con una madre e un padre e che il comportamento liberale assunto dalla Chiesa è “un attacco all’ordine di Dio”. La Chiesa evangelica di Hannover si è subito dissociata dalle dichiarazioni di Piehl e, nonostante le successive scuse del pastore, ha deciso di allontanarlo dalla sua comunità.

L’atteggiamento della Chiesa cattolica

Il Vaticano ha sempre mantenuto una rigida linea di condotta per quanto riguarda il tema dell’omosessualità e la comunità LGBTQ+. Tuttavia, in diverse occasioni, le dichiarazioni del papa si erano dimostrate a favore di una Chiesa più inclusiva. Per questo, il divieto di marzo di concedere qualunque forma di benedizione alle coppie omosessuali, è stata una delusione per molti. È una pratica già permessa in molte Chiese riformate e protestanti e più recentemente anche nelle chiese anglicane del Regno Unito. In Germania il “no” di Roma ha suscitato particolare indignazione. Così, lo scorso 10 maggio, oltre 100 chiese in tutto il Paese hanno organizzato delle benedizioni pubbliche per coppie etero e gay senza distinzioni. La volontà di rinnovarsi è anche una necessità per la Chiesa cattolica in Germania. Infatti, lo scandalo del 2010 sugli abusi sessuali di minori da parte di sacerdoti e religiosi tedeschi ha allontanato moltissimi fedeli. “Tra quelli che hanno abbandonato la nostra chiesa ci sono molte coppie gay” spiega il sacerdote Reinhard Kleinewiese, “ma questa giornata è stata comunque importante per ribadire il fatto che noi non siamo affatto d’accordo con Roma su certe questioni e divieti”.

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