La Germania punta sempre di più sull’energia rinnovabile

Il Governo tedesco aumenta la capacità di energia solare ed eolica nelle aste. L’obiettivo è il 65% di fonti rinnovabili entro il 2030.

La Germania sta espandendo la capacità energetica offerta nelle aste di progetti di energia rinnovabile per favorire la de-carbonizzazione. Nella giornata di giovedì scorso, il Governo ha varato una nuova norma che alleggerisce i costi per i consumatori che hanno scelto operatori eolici e solari. La coalizione composta da conservatori e socialdemocratici guidati dalla Cancelliera Angela Merkel ha infatti approvato la misura per raggiungere una quota pari al 65% di fonti rinnovabili entro il 2030. Un aumento notevole rispetto al 50% del 2020. Il Ministro dell’economia Peter Altmaier si è detto «molto soddisfatto delle misure» come riportato da Reuters.

Il provvedimento nel dettaglio.

La decisione del Governo modifica la capacità di energia eolica consentita nelle aste del 2022 che sarà aumentata da 2,9 gigawatt (GW) a 4 GW. Un impulso rilevante riguarda poi la capacità solare fotovoltaica, per cui si favoriranno i progetti fino a 6 GW a fronte di un obiettivo iniziale di 1,9 GW. Una decisione coraggiosa, come ha affermato Altmaier. I volumi inutilizzati nel 2021, poi, potranno essere reindirizzati più velocemente. Diventeranno infatti disponibili nell’anno successivo. Il piano di espansione dell’offerta segue l’annuncio del governo di tagliare i prelievi sulle energie rinnovabili. Il supplemento per l’energia rinnovabile nelle bollette elettriche dei consumatori sarà infatti ridotto a 5 centesimi per kilowattora (kWh) sia nel 2023 che nel 2024.

Le novità nel settore delle energie rinnovabili.

Secondo la legge sulle energie rinnovabili (EEG), invece, per quest’anno il prelievo è fissato a 6,5 centesimi/kwh mentre 6 centesimi sono previsti per il 2022. Secondo Altmaier, però, la sovrattassa EEG dovrebbe essere abolita del tutto. L’accordo ha anche comportato l’allentamento delle norme fiscali per le installazioni solari sui tetti e le wallbox per la ricarica dei veicoli elettrici nelle residenze private. Si prevede inoltre di allocare alcune entrate fiscali delle società di energia eolica ai comuni per aumentare il consenso del pubblico nei confronti dell’industria. Una spinta per le energie rinnovabili nel breve termine, dunque, ma che lascia molte decisioni in sospeso al prossimo governo che si formerà dopo le elezioni generali nell’autunno 2021. In seguito al provvedimento non sono mancate le perplessità. «L’industria ha aspettato oltre un anno per un chiaro segnale di investimento per la più rapida espansione dell’energia eolica e solare» hanno commentato Julia Verlinden e Oliver Krischer dei Verdi. E’ stato sottolineato però che l’obiettivo climatico dell’UE per il 2030 non è stato preso in considerazione.

Un tema caldo su cui si gioca la partita di governo

I conservatori e i socialdemocratici che compongono l’attuale governo di coalizione si sono trovati d’accordo sui provvedimenti adottati. Le misure anticipano le elezioni generali previste per settembre, dove il dibattito sul cambiamento climatico si preannuncia come un fattore significativo. Sarà infatti sugli obiettivi climatici dell’Unione Europea che si giocherà parte della partita delle elezioni. Il partito dei Verdi, che negli ultimi tempi ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica, ha ottenuto buoni risultati nei sondaggi grazie ai suoi appelli a un elettorato liberale, borghese e attento all’ambiente. L’annuncio dell’accordo segue la conferenza virtuale che all’inizio di questo mese ha lanciato Export Finance for Future (E3F), un’alleanza di sette membri di paesi europei, inclusa la Germania, volta a aumentare il sostegno a progetti sostenibili e rispettosi del clima, oltre ad imporre restrizioni sui combustibili fossili. Gli ultimi cambiamenti della legge sull’energia rinnovabile tendono nella stessa direzione: rendere l’energia solare ed eolica alcune delle più importanti fonti di elettricità del paese.

 

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Foto di copertina: CC0 (c) Pixabay