I supermercati Lidl in Olanda non vendono più sigarette e tabacco
Dai primi di ottobre i supermercati Lidl olandesi non vendono più sigarette e tabacco
La catena di discount tedesca Lidl ha smesso di vendere tabacco e sigarette nei suoi punti vendita in Olanda. L’iniziativa è partita dagli inizi di ottobre. In una nota diffusa all’agenzia DPA, hanno affermato che “Lidl sta contribuendo attivamente a rendere possibile una generazione di non fumatori”. La catena è la prima ad annunciare un divieto di vendita di tabacchi, anticipando una serie di provvedimenti futuri a livello governativo.
I motivi della decisione
L’iniziativa ha trovato il sostegno delle organizzazioni sanitarie olandesi. Queste hanno comunicato di voler “dare ai bambini la possibilità di crescere senza fumo”, allontanandoli sia dal fumo passivo che dalla tentazione, una volta più grandi, di iniziare a fumare. L’azienda aveva annunciato di voler fermare la vendita di sigarette già nel 2018 e ha pian piano implementato questa misura nelle sue 400 sedi in Olanda.
La reazione della politica
Anche il governo ha premiato la decisione: il Segretario di Stato per la Salute, Paul Blokhius, ha affermato che spera che anche altri supermercati seguiranno il suo esempio. La mossa di Lidl si inscrive peraltro in una serie di misure volte a ridurre il consumo di sigarette. Dal 2022 saranno vietati i distributori automatici di tabacco e affini, dal 2023 la vendita di tabacchi online. Dal 2024 i prodotti a base di tabacco saranno venduti legalmente soltanto in stazioni di benzina, negozi specializzati, edicole e esercizi commerciali che posseggono una licenza apposita, come avviene per l’Italia. Secondo un sondaggio di Tobacco Atlas, il 17% di tutta la popolazione dell’Olanda ha il vizio del fumo.
E in Germania?
La notizia ha suscitato qualche riflessione nella stampa tedesca, a causa delle preoccupanti statistiche circa il consumo di tabacco nella vicina Germania e considerato anche che Lidl è un’azienda di origine tedesca. L’età media in cui si inizia a fumare in Germania è di 16 anni; secondo un sondaggio di “Tobacco Atlas“, fuma circa il 28% della popolazione, con numeri più alti per gli uomini (25%) che per le donne (17%). Il German Cancer Research Center ha diffuso un programma in cui, tra gli altri provvedimenti atti a diminuire il consumo di sigarette, chiede la riduzione della reperibilità dei tabacchi, così da scoraggiarne il consumo. Il business di sigarette e affini costa alla nazione 97 miliardi l’anno, causando malattie, morte e ostacolando lo sviluppo sostenibile; la Germania è 32esima nella lista di Paesi con più fumatori, e tutte le regole da sapere circa il fumo in Germania si possono leggere qui.
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Foto in copertina: © Taylor Wilcox, CC0, Unsplash
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