Germania, boom di contagi tra gli studenti
Sassonia: il numero di positivi tra gli studenti aumenta vertiginosamente. Registrato un alto tasso di incidenza settimanale
La scorsa settimana, lo Stato della Sassonia, ha registrato un incremento di contagi mai visto in precedenza. Lo scorso 30 aprile il tasso di incidenza settimanale si è infatti attestato a 210.7 su 100mila abitanti, il più alto tra i Länder tedeschi. Nello Stato la fascia più colpita è quella dei giovani adolescenti. L’indagine svolta dal Robert Koch Institut, a metà aprile, ha mostrato come in una sola settimana siano stati contagiati 1600 giovani. Il tasso di incidenza settimanale nel gruppo di età compresa dai 15 ai 19 anni è schizzato a 367 positivi su 100mila abitanti. Numeri mai registrati finora secondo quanto riportato da MDR Fernsehen. Le città maggiormente interessate dall’impennata di contagi tra i più giovani sono Chemnitz e Zwickau. A causa del ” freno di emergenza” entrato in vigore il 23 aprile e destinato ad aree con tassi di contagi elevati, la maggior parte delle scuole in Sassonia è stata costretta a tornare alla didattica a distanza o mista.
La possibilità di contrarre il Virus tra bambini e adolescenti
Sono molti i politici che hanno criticato aspramente le misure adottate dal Governo tedesco, considerate troppo stringenti. Il Ministro dell’istruzione della Sassonia Christian Piwarz ha dichiarato, all’agenzia di stampa regionale MDR Sassonia, che il numero di positivi tra gli studenti è molto elevato poiché sono costantemente sottoposti ai tamponi effettuati nelle scuole e dubita fortemente che i bambini in età scolare rappresentino una minaccia particolarmente grave per la diffusione del virus. «I bambini e gli adolescenti sono l’unico gruppo di popolazione sottoposti a test in serie, è logico presumere che si verifichino più casi positivi rispetto ad altri gruppi di popolazione. Se dovessimo testare in serie in altre fasce d’età, anche i risultati di questi sarebbero completamente diversi» ha affermato il Ministro. Dichiarazione non condivisa da numerosi scienziati, tra cui l’epidemiologo Markus Scholz che ha contradetto le parole del Ministro dichiarando al MDR: «Come prima, la maggior parte dei casi registrati in bambini e giovani adulti non proviene da questa strategia di test rapidi». Nelle prime ondate della pandemia, molti ricercatori hanno ipotizzato che i bambini non fossero i principali diffusori di Covid-19, ma molto è cambiato alla luce delle nuove varianti della malattia, come la cosiddetta variante britannica. L’incidenza dei contagi tra i gruppi di età compresa tra 5 e 14 anni è aumentata in modo esponenziale nelle sei settimane successive alla riapertura delle scuole a febbraio, ha spiegato Scholz. «Nessun altro gruppo di età è cresciuto così tanto» ha aggiunto.
Vaccino BioNTech / Pfizer: da giugno disponibile per la fascia 12-15 anni
Attualmente il vaccino BioNTech viene somministrato alla fascia di popolazione dai 16 anni in su. La casa farmaceutica sta svolgendo diversi studi clinici che coinvolgono gruppi di età più giovani. L’obiettivo è di approvare il vaccino anche sui bambini di età compresa tra 12 e 15 anni. Uğur Şahin, Amministratore Delegato della BioNTech ha affermato che il vaccino è sotto esame affinché possa essere approvato per i più piccoli. «Abbiamo presentato i dati dello studio per i ragazzi dai 12 ai 15 anni per l’approvazione condizionale negli Stati Uniti», ha detto Şahin allo Spiegel. «In Europa siamo nelle fasi finali prima della sottomissione». Ha inoltre aggiunto che si aspetta di presentare la richiesta all’Agenzia Europea per i medicinali (EMA) il prossimo mercoledì e, se tutto andrà secondo i piani, i primi giovani potrebbero essere vaccinati già a giugno.
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Immagine di copertina: Tampone Covid Copyright: Flickr CC BY 2.0