Germania, 1600 € di premio a tre donne che hanno presentato il miglior progetto per non fare niente

1.600 euro per non fare nulla: il premio vinto da tre donne grazie al bando di concorso per la “Borsa di studio per non fare niente”

Si può essere pagati per poltrire e non fare assolutamente niente? A quanto pare sì. Può sembrare un’assurdità ma è tutto vero. Hilistina Banze, Mia Hofner e Kimberley Vehoff sono le vincitrici del bando di concorso per la “Borsa di studio per la pigrizia”. L’iniziativa è nata lo scorso 2020, quando l’Università di Belle Arti di Amburgo (HFBK) ha pubblicato il bando per promuovere un’idea dell’architetto Friedrich Von Borries. Il bando consisteva in sole quattro domande: Cosa non vuoi fare? Per quanto tempo non vuoi farlo? Perché è importante non fare questa cosa in particolare? Perché sei la persona giusta per non farlo? Questa idea nasce dall’apparente contraddizione di una società che da una parte promuove la sostenibilità mentre dall’altra valorizza il successo. Le tre vincitrici hanno ricevuto il premio di 1.600 euro a gennaio 2021, dopo aver presentato dei progetti individuali accolti con entusiasmo dalla giuria.

In cosa consiste l’iniziativa “Borsa di studio per non fare niente”?

L’iniziativa fa parte di un piano di ricerca per una mostra sulla sostenibilità e ha ricevuto riscontro mondiale. Persone da tutto il mondo – tra cui scienziati, studenti, bambini e pensionati – si sono candidate e hanno partecipato al progetto. La giuria ha poi selezionato i vincitori tra un totale di 2864 candidati provenienti da 70 Paesi diversi. Tutte le candidature fanno parte della mostra intitolata Schule der Folgenlosigkeit. Übungen für ein anderes Leben, che si può vedere al Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg (MK&G) fino al 18 luglio. Come ha spiegato Friedrich Von Borries, ideatore del progetto, al quotidiano britannico The Guardian, “non fare nulla non è per niente facile”. Per l’architetto si tratta di un “esperimento con intenzioni serie: come si può trasformare una società strutturata su risultati e realizzazioni?”. Così la domanda su cui si basa l’iniziativa è: Cosa posso evitare per far sì che la mia vita abbia meno conseguenze negative sulla vita degli altri?

Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg – Ostfassade mit Hauptportal via Wikimedia Commons / CC BY-SA 4.0

I progetti vincitori della “Borsa di studio per non fare niente”

“Non indosserò il mio foulard per una settimana” è il piano di Hilistina Banze, pedagogista sociale e consulente per l’integrazione. La donna vuole mostrare i suoi capelli in segno di ribellione e contrastare certi cliché di ruolo radicati nella realtà contemporanea. I suoi capelli, infatti, sono stati rasati a tre millimetri, lunghezza “inusuale” per le comuni donne della nostra società. Per due settimane Mia Hofner, studentessa di Colonia, non vuole generare dati personali su se stessa che siano utilizzabili da terzi. Infine Kimberley Vehoff, specialista in tecnologia alimentare, non vuole più esercitare la sua professione perché le sue relazioni sociali soffrono a causa del cambiamento dei turni di mattina presto, tardivi e notturni.

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Immagine di copertina: ©Adrian SwancarUnsplash / CC0