Germania, 1244 decessi in un giorno. RKI raccomanda l’home office
Il più alto numero di decessi giornalieri dall’inizio della pandemia è stato registrato nella giornata di oggi. Una situazione che potrebbe portare all’ulteriore allungamento delle attuali restrizioni
Restrizioni sempre più pesanti e lockdown generalizzato sembrano non aver sortito gli effetti desiderati. Nella giornata di giovedì 14 gennaio, secondo i dati diffusi dal Robert Koch Institut, si è registrato un nuovo numero record di decessi da Coronavirus: 1244, . Il precedente picco massimo era stato raggiunto l’8 gennaio, con 1188 morti. In totale, dall’inizio della pandemia, il virus ha tolto la vita a 43.881 in Germania. Anche il numero dei contagiati non accenna a scendere, con 25.164 nuove infezioni registrate, più di 5.500 rispetto al giorno precedente. Una situazione drammatica che potrebbe costringere il Governo federale e i Länder a decidere di allungare ulteriormente le attuali restrizioni – probabilmente di altre 8 o 10 settimane – nel tentativo di ridurre la curva di morti e contagiati. La decisione definitiva verrà presa il 25 gennaio quando Merkel si riunirà con i governatori dei Länder per decidere sul da farsi.
Dal Robert Koch Institut arriva la richiesta di ridurre ulteriormente i contatti e aumentare l’home office per ridurre decessi e contagi
Come riportato dalla Tagesschau, Dirk Brockmann, epidemiologo del Robert Koch Institut, ha lanciato l’appello di ridurre ulteriormente i contatti. Secondo Brockmann le attuali restrizioni sui contatti non stanno funzionando e bisogna diminuirli ancora di più, se non azzerarli. Gli fa eco il Presidente dell’RKI, Lothar Wieler, che ha chiesto ai datori di lavoro di implementare ancora di più lo smart working dalla propria abitazione. «Lavorare da casa protegge la salute di tutti noi, per questo chiediamo che i datori di lavoro siano ancora più responsabili. Ci sono ancora troppe aziende che chiedono ai propri dipendenti di andare in ufficio, anche se il loro lavoro può essere benissimo svolto da casa» ha commentato Wieler. Quest’ultimo ha poi chiesto di non viaggiare, se non per ragioni assolutamente necessarie. Questo a causa delle mutazioni del virus, molto più contagiose, che hanno cominciato a circolare da alcune settimane. «Tutti le varianti del virus sono state portate in Germania da viaggiatori» ha dichiarato Wieler.
Il vaccino può aiutare a ridurre il numero di morti e contagiati, ma i suoi risultati si vedranno solo nel medio periodo
Secondo quanto dichiarato da Brockmann, la distribuzione del vaccino, per il momento, non aiuterà i numeri di decessi e contagi a scendere. «Il vaccino è un’arma importante nella lotta contro la pandemia, ma i suoi risultati si vedranno solo a medio termine, quando molte persone avranno ricevuto il farmaco» ha detto Brockmann. Ogni paziente, infatti, deve ricevere due dosi di vaccino, a distanza di due/tre settimane l’una dall’altra. Gli effetti di immunità vengono sviluppati a partire da due settimane dopo la seconda iniezione.
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Immagine di copertina: letto ospedale da Pixabay