Cosa stanno facendo gli ex piloti tedeschi in Cina?

Alcuni ex piloti dell’esercito tedesco si trovano in Cina ad insegnare tecniche militari e formazione aerea, guadagnando stipendi enormi

Secondo un’inchiesta dello Spiegel, alcuni piloti dell’aeronautica tedesca in pensione si sarebbero trasferiti in Cina con dei contratti estremamente vantaggiosi, per addestrare i piloti della Repubblica Popolare. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, si trovava a Singapore quando ne è venuto a conoscenza e l’unica cosa che ha potuto fare è stata parlare con la sua controparte cinese, Li Shangfu auspicando la cessazione immediata di questa pratica. 

Gli ufficiali di sicurezza tedeschi credono che sia molto probabile che gli ex piloti tedeschi abbiano passato informazioni confidenziali e tattiche NATO. Addirittura, si pensa che abbiano messo in atto delle esercitazioni militari in vista di un futuro attacco a Taiwan. E tutto questo accade in un momento storico nel quale le tensioni tra il mondo Occidentale e la Cina stanno crescendo. C’è quindi un “rischio significativo che non venga impartita solo una competenza di volo di base, ma che siano condivise tattiche, tecniche e procedure rilevanti”. 

Una decisione post-pensionamento 

I piloti della Bundeswehr (le forze armate della Repubblica Federale) terminano il loro contratto con l’esercito a 41 anni, momento in cui la vista inizia a diventare meno precisa. Per molti piloti, però, prendere la metà dell’ultimo stipendio come pensione mensile non è abbastanza. Spesso cercano quindi un secondo lavoro in Germania, con compagnie legate all’esercito nazionale.

L’addestramento di piloti cinesi è iniziato circa dieci anni fa, quando un ex pilota della Bundeswehr ha dichiarato di voler lavorare per la Test Flying Academy of South Africa. La Cina, tuttavia, all’epoca non era ancora considerata un regime rivale ai paesi Occidentali. Di conseguenza il primo pilota ad addestrare i militari cinesi non avrebbe violato nessun accordo o regolamento. La Germania stessa, inoltre, ha fornito formazione agli ufficiali cinesi.

Spionaggio cinese

Le prime avvisaglie di questo fenomeno si sono avute lo scorso ottobre, quando il pilota statunitense Daniel Duggan è stato arrestato in Australia per aver addestrato piloti cinesi. Anche il Ministero della difesa britannico ha reso noto il sospetto che quasi 30 ex piloti della Royal Air Force abbiano lavorato per uno stipendio di 280.000 euro per i militari cinesi. Le cifre esorbitanti che gli ex piloti ricevono fanno pensare a un addestramento che non si limita alla semplice formazione di volo, ma anche alla condivisione di tattiche militari e informazioni riservate.

Già nel 2014 il proprietario di Lode Tech, Su Bin, era stato arrestato dalle autorità statunitensi per attività di spionaggio militare. L’azienda aeronautica gestita da Su era particolarmente interessata alla raccolta di informazioni per la costruzione del C-17, un aereo da trasporto sviluppato da Boeing. Lode Tech è riuscita a rubare 630.000 dati relativi al C-17 per conto del governo cinese, tramite attacchi informatici. L’azienda cinese si è occupata anche dell’assunzione degli ex piloti tedeschi, trasferitisi poi in Cina.

 

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