Gemäldegalerie Alte Meister, il museo di Dresda con Raffaello, Giorgione, Cranach e van Eyck

La Gemäldegalerie Alte Meister a Dresda: un emozionante viaggio attraverso la storia dell’arte con i capolavori dei più importanti maestri europei

Poco distante da Berlino si trova uno dei musei più famosi al mondo, la cui collezione è costellata di capolavori: la Gemäldegalerie Alte Meister. Situata a Dresda, nel palazzo barocco dello Zwinger, la galleria conserva più di 700 dipinti di artisti europei che hanno operato tra il XV e il XVII secolo. Di proprietà del Land della Sassonia, fa parte dello Staatliche Kunstsammlungen Dresden (Collezioni d’arte statali di Dresda) insieme ad altri undici importantissimi musei. La fama mondiale del museo è dovuta ai numerosi capolavori che esibisce, tra cui la celebre “Madonna Sistina” di Raffaello Sanzio, risalente al 1513, o la “Venere Dormiente” di Giorgione, del 1510. Tra gli artisti del periodo rinascimentale italiano compaiono Andrea Mantegna, Tintoretto, Tiziano e Botticelli, che sono il fulcro dell’intera collezione.

Le tele rinascimentali italiane non sono però gli unici capolavori esposti all’interno del museo. Compaiono anche opere di maestri fiamminghi e olandesi del XVII secolo, come Rembrandt, pittore e incisore che ha fortemente influenzato la storia dell’arte. Sono presenti anche dipinti dei maestri del rinascimento tedesco come Lukas Cranach, Albrecht Dürer e van Eyck. Insieme a loro anche grandi opere di artisti francesi come Claude Lorrain e Nicolas Poussin, e spagnoli come Velázquez.

Venere Dormiente, Giorgione e Tiziano, Gemäldegalerie Alte Meister

Venere Dormiente, Giorgione e Tiziano, Gemäldegalerie Alte Meister, ©Ilaria Ramazzotti

Da Raffaello e Giorgione fino ai maestri olandesi e tedeschi, passando per l’arte spagnola: un viaggio attraverso le opere che hanno segnato la storia dell’arte europea

Le opere esposte all’interno del museo ci conducono in un viaggio attraverso la storia dell’arte europea, a partire dal primo Rinascimento fino al Barocco. Dall’Italia, fino alle Fiandre, passando per la Spagna e la Francia, in un percorso costellato di capolavori di fama mondiale. Tra le opere degli artisti italiani del periodo rinascimentale e barocco, esposti in sale con muri di colore rosso intenso, spicca sicuramente la “Madonna Sistina” di Raffaello Sanzio, uno dei dipinti più famosi di tutti i tempi, che da anni attira moltissimi visitatori all’interno del museo.

La “Madonna Sistina”, capolavoro del ‘500

Il dipinto, un olio su tela risalente al 1513 circa, raffigura l’ascesa della Madonna con bambino su un letto di nubi, circondata da un drappo teatrale verde. Accanto a lei il santo Papa Sisto II e santa Barbara e in basso due testine di angioletti curiosi, la cui immagine è diventata iconica. L’opera è considerata la più bella mai realizzata dal pittore del Rinascimento italiano, e si racconta che quando venne accolta a Dresda nel 1757, da Federico Augusto III, il monarca fece spostare il proprio trono per poterla ammirare meglio. Ha inoltre affascinato molti artisti, filosofi e poeti, che ne hanno parlato nei loro scritti, tra i tanti: Winckelmann, Goethe, Dostoevskij, Schopenauer e Heiddeger.

Madonna Sistina, olio su tela del 1513, Raffaello

Madonna Sistina, olio su tela del 1513, Raffaello, Gemäldegalerie Alte Meister ©Ilaria Ramazzotti

Altri capolavori del museo

Altra opera presente all’interno del museo che ha segnato la storia dell’arte europea è sicuramente la “Venere Dormiente” dei maestri veneziani Giorgione e Tiziano. L’olio su tela del 1510 ha ispirato numerosi artisti che hanno ripreso e reinterpretato il soggetto nei secoli successivi. Tra le opere dei maestri fiamminghi e tedeschi, circondate da muri con lo sfondo verde, vanno menzionati “Adamo ed Eva” di Lucas Cranach del 1528 e il “Trittico di Dresda” del 1437 di Jan van Eyck, opere emblema del rinascimento tedesco. Con “La Bella Cioccolataia” dello svizzero Jean-Étienne Liotard, invece, facciamo un tuffo nella pittura a pastello del diciottesimo secolo. Francisco de Zurbarán, con “La preghiera di San Bonaventura”, ci porta poi nella pittura spagnola del XVII secolo. Un viaggio in Europa, insomma, attraverso i capolavori dell’arte moderna.

La Bella Cioccolataia, Jean-Étienne Liotard

La Bella Cioccolataia, Jean-Étienne Liotard, Gemäldegalerie Alte Meister, ©Ilaria Ramazzotti

La storia del museo e il magnifico palazzo dello Zwinger, un capolavoro barocco

Il nucleo originario della collezione risale al XVI secolo, quando gli elettori di Sassonia fondarono a Dresda la “Kunstkammer”, un gabinetto in cui venivano conservate e raccolte opere d’arte, con le tele dei maestri tedeschi e fiamminghi. La collezione fu ampliata negli anni, fino alla prima esposizione al pubblico nel 1747, nel cosiddetto Johanneum, l’ex edificio delle scuderie elettorali. Già nel 1768 Johann Wolfgang von Goethe visitò la collezione, rimanendone estasiato: “l’ora in cui la galleria doveva aprire, attesa con impazienza, è apparsa. Sono entrato in questo santuario e il mio stupore ha superato qualsiasi preconcetto che mi ero fatto!“.

Dopo circa un secolo, nel 1855, la collezione venne spostata nell’edificio in cui ancora adesso si trova: il maestoso Zwinger, un complesso architettonico barocco. L’edificio del museo, in stile neoclassico, chiude il cortile dello Zwinger sul lato nord ed è chiamato Semperbau, dal nome dell’architetto che l’ha progettato, Gottfried Semper.

L’edificio museale è rimasto parzialmente chiuso per sette anni, per lavori di manutenzione, e ora ritorna a risplendere, attirando, come due secoli fa, centinaia di migliaia di visitatori da tutto il mondo grazie alla maestosità della collezione.

Zwinger di Dresda, Gemäldegalerie

Palazzo dello Zwinger, Dresda, Foto di Waldo Miguez da Pixabay

Gemäldegalerie Alte Meister

Theaterplatz 1, 01067 Dresden

Orari di apertura: dalle 10 alle 17, dal martedì alla domenica

Biglietti interi a 14,00€ e ridotti a 10,50€ acquistabili sul sito ufficiale

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Immagine di copertina: Gemäldegalerie Alte Meister di SmartphoneCreations2021 da Pixabay