Ebreo austriaco lascia 2 milioni di € in eredità al paesino francese che gli salvò la vita

Il paesino aveva accolto circa 2500 ebrei durante la persecuzione nazista tra cui Eric Schwan che ha lasciato loro in eredità un’ingente somma di denaro

Il piccolo paese si chiama Chambon-sur-Lignon, si trova sulle montagne dell’alta Loira e conta meno di 2500 abitanti. Il donatore, invece, si chiamava Eric Schwam ed aveva 90 anni quando è morto il 25 dicembre scorso. La cifra precisa lasciata in eredità al paesino non si conosce, ma si dice si tratti di circa 2 milioni di euro. Il villaggio di Chambon-sur-Lignon è famoso per il coraggio della sua popolazione durante il regime di Vichy e l’occupazione nazista. In quel periodo, gli abitanti si impegnavano a prestare aiuto a chi ne avesse bisogno.

Chambon-sur-Lignon durante il nazismo e la storia di Eric Schwam

Come riporta il Telegraph, quando le pattuglie arrivavano a Chambon-sur-Lignon per cercare gli ebrei, questi ultimi si nascondevano nella foresta circostante per poi ritornare al segnale di via libera degli abitanti. Da adolescente, anche l’ebreo-austriaco Eric Schwam dovette rifugiarsi nel villaggio insieme alla sua famiglia. Durante la seconda guerra mondiale, Eric fu deportato nel campo di internamento di Camp de Rivesaltes, dove gli ebrei erano detenuti sotto il regime di Vichy. Di questi prigionieri, 2250 di cui 110 bambini furono deportati ad Auschwitz nel 1942. Non si sa come, Schwam e la sua famiglia riuscirono a fuggire e nel 1943 trovarono riparo nel villaggio Chambon-sur-Lignon. Alla fine della guerra, Schwam ha potuto studiare biologia a Lione e sposare Colette Ponthus, morta a gennaio del 2020. La coppia non ebbe figli.

Il villaggio è stato riconosciuto dal Yad Vashem Holocaust Memorial di Israele come “Giusto tra le nazioni”

Ai 16o abitanti del villaggio che hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale è stata conferita anche la Legion d’Onore, la più alta onorificenza francese. Eric Schwam ha disposto che i soldi lasciati in eredità vengano utilizzati per scopi educativi e borse di studio. Eliane Wauquiez-Motte, precedente sindaco del villaggio, ha dichiarato a La Commère 43 che la somma è la più alta tra tutte quelle ricevute da altri sopravvissuti in passato. Allo stesso tempo però, ha sottolineato come per Eric fosse importante la discrezione: «Per quanto ne so, non sono venuti a Chambon-sur-Lignon. O almeno non si sono fatti conoscere in quell’occasione». Il comune del paese sta facendo delle ulteriori ricerche per meglio ricostruire ed omaggiare la sua storia.

 

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Immagine di copertina: Plaque_commémorative_du_sauvetage des juifs au Chambon-sur-Lignon – Pensées de Pascal, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons