Coronavirus, il paziente zero tedesco dopo 3 mesi non aveva più gli anticorpi

Coronavirus: il paziente zero tedesco racconta in un’intervista anonima di non aver più anticorpi

Il paziente zero di Coronavirus in Germania, nonché il primo – a livello cronologico – in tutta Europa (avrebbe contratto il virus il 20 gennaio), ha rilasciato un’intervista interna alla propria azienda Webasto a sua volta riportata da vari media tedeschi, tra cui la Welt . Il dipendente di 33 anni, che ha richiesto l’anonimato, ha voluto così avvertire la popolazione di non aver più gli anticorpi dopo soli 3 mesi suggerendo che i pazienti sopravvissuti possano nuovamente contrarre il Covid-19. Brutta notizia per tutti quelli che speravano nell’immunità di gregge. Ma anche per chi lavora a un vaccino che fornisca una protezione a lungo termine, anche se ci sono altre indagini in corso e, a livello scientifico, non c’è ancora niente di ufficiale.

La storia del paziente zero tedesco

Secondo le ricostruzioni attuali riguardo la diffusione del virus in Europa, al momento il primo caso accertato di Coronavirus va ricondotto al 27 Gennaio nella cittadina baverese di Stockford in Germania. Vittima è stato il già citato un manager 33enne della Webasto, azienda di auto-ricambi con sede anche a Wuhan. L’uomo aveva incontrato il 20 gennaio, durante un meeting di lavoro,  una collega cinese poi risultata positiva. L’accertamento della positività al virus è avvenuta il 27 gennaio (nel frattempo il 24 c’era stato il primo caso francese). È bene chiarire che il primo paziente ufficiale tedesco nonché europeo non sarebbe l’untore di tutto il Vecchio Continente. Ci sono stati altri ceppi e altri contatti con persone già infette venute da fuori.

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Immagine di copertina:Pixabay