Berlin Pride, alla fine della festa anche due brutti attacchi omofobi

La grande festa del Berlin Pride rovinata da due attacchi omofobi. Secondo quanto dichiarato dalla polizia le vittime hanno riportato ferite non gravi.

La marcia pacifica del Berlin Pride ha radunato quest’anno quasi 400.000 persone. Sabato 23 luglio un lungo corteo ha sfilato per le strade di Berlino fino alla Porta di Brandeburgo per ricordare che la parità di diritti e l’inclusione, a prescindere dall’orientamento sessuale, sono obiettivi ancora da raggiungere.

Lo dimostra il fatto che tra la sera di sabato e la mattina di domenica si sono verificati due attacchi a sfondo omofobo. Nel primo caso gli aggressori hanno preso di mira tre teenager tra i 15 e i 17 anni, nel secondo un uomo di 32.

Gli attacchi omofobi della sera di sabato

 United in LOVE! Against hate, war and discrimination è il motto scelto per il Berlin Pride 2022. Nonostante una folla immensa abbia partecipato alla marcia tutto si è svolto in modo assolutamente pacifico. L’atmosfera di festa è stata però rovinata a corteo concluso, quando verso le otto di sera, a Mitte, un gruppo di nove persone ha preso di mira tre adolescenti. A quanto pare infastiditi dagli abiti dei giovani, i membri del branco hanno fatto commenti omofobi e reagito in maniera violenta colpendo al viso una ragazza di 16 anni.

Un episodio simile si è verificato anche più tardi, presso la stazione centrale. Poco dopo le 3 del mattino un altro gruppo di otto persone ha attaccato con calci e pugni un uomo di 32 anni. L’intervento di una donna ha fermato in tempo l’aggressione, ma la vittima ha riportato contusioni e lacerazioni.

Secondo quanto riferito dalla polizia i due attacchi non sono correlati. Le indagini sono comunque ancora in corso.

 

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da CSD Berlin | Berlin PRIDE (@csd.berlin.pride)

 

Berlino, la “capitale della tolleranza”

Da diversi anni il Berlin Pride, noto anche come Christopher Street Parade, è una delle manifestazioni più grandi al mondo per il riconoscimento dell’inclusione e dei diritti delle persone LGBTQ+. Berlino si è conquistata anche la fama di capitale della tolleranza, tra le più vivibili in Europa per le minoranze etniche, religiose e anche per le persone non etero. Quest’anno, per la prima volta nella storia, il Bundestag ha innalzato la bandiera arcobaleno accanto a quella tedesca.

La Germania in generale è considerata una delle nazioni più inclusive, con un punteggio di 83 su 100 su Equaldex, sito che monitora i progressi dei diritti della comunità LGBTQ+ nel mondo. Con qualche prevedibile differenza tra grandi città e piccoli centri, la popolazione tedesca sembra essere favorevole alla parità di diritti, ma come dimostrano gli avvenimenti recenti, c’è ancora molto lavoro da fare.

 

 

Immagine di copertina: foto di Naeim