Germania, il nuovo governo vuole più case. E sono pronti a far costruire sull’ex aeroporto di Tempelhof
Per risolvere la crisi abitativa, il governo ha annunciato di voler rendere edificabile il parco di Tempelhof
La crisi abitativa è stato uno dei punti focali della scorsa campagna elettorale, configurandosi come uno dei problemi sociali più rilevanti degli ultimi decenni. In particolare, Berlino ha assistito a un aumento diffuso dei prezzi accompagnato dal declino del settore edilizio e immobiliare. Al fine di risolvere il problema, la politica locale e nazionale sta proponendo piani radicali di edificazione urbana, tra cui spicca il progetto di edificazione dell’ex aeroporto della città, ora convertito in spazio verde pubblico.
La crisi abitativa a Berlino
Secondo alcune rilevazioni del Senato di Berlino, servirebbero oltre 100.000 nuovi appartamenti per attenuare l’insostenibile pressione sul mercato immobiliare. Visto l’incremento demografico previsto nei prossimi anni, servirebbe costruire almeno 20.000 abitazioni all’anno per soddisfare la domanda. Tuttavia, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una regressione dell’edilizia, a causa del rallentamento economico e dell’aumento dei tassi d’interesse.
La mancanza di alloggi a prezzi accessibili è diventata una delle questioni sociali più urgenti di Berlino e di tutta la Germania. Secondo le ultime rilevazioni, il paese affronta una carenza di oltre 800.000 abitazioni. A Berlino, il canone di affitto medio è aumentato del 85,2%, passando da 8,50 € al metro quadrato nel 2015 a 15,74 € nel 2024.
I piani di edificazione del Tempelhofer Feld e l’opposizione dei cittadini
I piani di edificazione dell’ex aeroporto di Tempelhof non sono una novità. Già nel 2014, i cittadini di Berlino hanno votato contro le ipotesi di riqualificazione dell’ex aeroporto situato nel centro della città. In un referendum popolare, il 64,3% degli elettori ha respinto la proposta del Senato berlinese che prevedeva la costruzione di circa 4.700 appartamenti e attività commerciali.
Nonostante la crescente crisi abitativa a Berlino, caratterizzata dalla carenza di alloggi e dall’aumento dei prezzi, il Tempelhofer Feld è rimasto intatto. Tuttavia, la coalizione CDU-SPD al governo di Berlino ha riaperto il dibattito attorno all’edificazione dell’area nel 2023. Sono già stati avviati processi di consultazione pubblica e un concorso internazionale di pianificazione urbana per raccogliere proposte su come sviluppare l’ex aeroporto. Attualmente, l’idea sarebbe quella di costruire solo lungo i margini del campo, ma anche questa proposta incontra una forte opposizione.. La volontà di conservare gli spazi verdi continua a rappresentare un nodo centrale nel dibattito politico e sociale berlinese, non ignorabile da parte dell’amministrazione.
I partiti di opposizione criticano duramente il governo per lo spreco di fondi pubblici in consultazioni e progetti che punterebbero più a influenzare l’opinione pubblica che a risolvere realmente l’emergenza abitativa. Secondo la visione dell’opposizione, il vero problema non è solo la quantità di alloggi, ma il tipo di sviluppo urbano che si vuole perseguire: un modello più sostenibile, democratico e rispettoso degli spazi verdi. Inoltre, viene sottolineato che ci sono altre aree, individuate nel piano di sviluppo urbano della città, dove si potrebbero costruire fino a 222.000 abitazioni senza toccare il Tempelhofer Feld.
Anche se al momento il parco è protetto dalla legge approvata dopo il referendum, questa potrebbe essere modificata con un semplice voto a maggioranza nel Senato di Berlino. La preoccupazione è che, una volta edificato, lo spazio verde andrebbe perso per sempre.
Le intenzioni del nuovo governo
Il tema dell’abitare è stato un punto nodale dell’ultima campagna elettorale. In linea generale, tutti i partiti concordano sulla necessità di aumentare i finanziamenti sia per l’edilizia sociale, sia per le famiglie a basso reddito. Inoltre, da tempo il settore edilizio chiede una deregolamentazione e una riduzione della burocrazia, al fine di contrastare efficacemente l’aumento dei costi di costruzione dell’ultimo periodo.
In un recente dibattito televisivo, esprimendosi sul problema abitativo a Berlino, Friedrich Merz si è detto favorevole alla costruzione sull’ex aeroporto. Secondo la visione del prossimo cancelliere, l’emergenza abitativa giustifica l’edificazione indipendentemente da vincoli ambientali o di progettazione. L’avversario Olaf Scholz si è espresso in modo concorde, definendo l’area come inutilizzata e trasformabile in spazio abitativo. Contrariamente, il sindaco di Berlino Kai Wegner si è parzialmente discostato dalle opinioni di Merz, sottolineando la volontà a procedere solo attraverso un processo partecipativo con la cittadinanza.
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