Ambasciata tedesca: «Tedeschi, non rubate la sabbia dalle spiagge della Sardegna»

Multe per migliaia di euro ai trasgressori, giù le mani dalle coste sarde.

Per tutti i turisti stranieri (ma anche italiani) che si presentano ogni anno sulle coste sarde armati di bottiglie e contenitori vari da riempire di sabbia si preannunciano tempi duri. La tendenza ad arraffare simili souvenir dalle coste dell’isola si è fatta così critica che di questo passo tutte le spiagge della Sardegna si ritroveranno imbottigliate sugli scaffali di qualche turista, accanto a un paio di statuette di onice prese in Kenya. Di fronte a questa agghiacciante prospettiva anche l’Ambasciata tedesca a Roma ha deciso di prendere una posizione netta, redarguendo quei turisti che pur di arricchire il loro arredamento, rischiano di rovinare lo splendido ecosistema sardo. Tramite un post su Facebook, l’ambasciata ha infatti dichiarato che quest’anno le multe saranno ancora più salate, e che i trasgressori rischiano di pagare da 500 fino a 3000 euro per un sacchetto di sabbia. Un po’ costoso come souvenir, quindi.

 

Le cifre si fanno allarmanti, solo nel 2017 ad Alghero oltre due quintali di sabbia sequestrati.

Ogni anno la Sardegna accoglie sulle sue spiagge decine di migliaia di turisti, in gran parte provenienti dal Nord Europa. Vuol dire che se ognuno di loro la pensasse così, dovremmo preoccuparci ogni anno di decine di migliaia di sacchetti di sabbia in meno. I dati relativi al 2017 parlano infatti di oltre due quintali di sabbia sequestrati all’aeroporto di Alghero. Nonostante i controlli si siano di molto intensificati, la situazione quest’anno non accenna a migliorare. L’ultimo caso risale a martedì 7 Agosto, sulla costa nord orientale della Sardegna. Ne è protagonista un turista inglese quarantenne, originario di Napoli, sorpreso dai carabinieri con una bottiglia piena di sabbia proveniente dal litorale della Gallura. La sabbia gli è stata sequestrata immediatamente, ma non è tornato a casa a mani vuote. La sanzione amministrativa di oltre mille euro che dovrà pagare sarà un souvenir molto più difficile da scordare.

© Patrizia Sanna, Spiaggia dell’Asinara, CC BY-SA 0.0

Nuove restrizioni nel 2018, la Regione Sardegna corre ai ripari

Questa situazione ha creato non poco risentimento tra la popolazione sarda, che si vede privata di uno dei suoi tesori più preziosi. «le spiagge sarde, come qualsiasi altro bene di particolare importanza ambientale e faunistica, sono intoccabili. Non ci sono altri punti di vista. Condanna totale a chi le profana» dichiara il cagliaritano Alberto Porcu Zanda, velista e infaticabile esploratore delle bellezze della sua isola. Anche la Regione Sardegna sembra essere d’accordo. Da quest’anno infatti, emanerà ulteriori restrizioni al fine di arginare il fenomeno. Tra queste il divieto di stendere teli da mare direttamente sulla sabbia in alcune delle località più famose come la spiaggia di Stintino e La Pelosa. Inoltre sarà anche vietato parcheggiare fuoristrada e automobili direttamente sugli arenili. I diplomatici tedeschi fanno eco «il trasporto di sabbia è vietato da tempo, indipendentemente dalla decisione della Regione. Non si fa e basta »

 

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Foto di copertina: ©Marco Mari, spiaggia di Torre Vignola CC BY-SA 0.0