L’ex urbanista Friedemann Kunst critica l’attuale politica dei trasporti

Berlino: l’ex urbanista Friedemann Kunst critica al Senato di Berlino di star andando verso la direzione sbagliata

Friedemann Kunst, ex capo della pianificazione urbana di Berlino, nonostante sia in pensione da ben 11 anni, non ha mai smesso di seguire gli sviluppi sulla politica dei trasporti. Fino ad ora si era astenuto dal commentare i nuovi attori della scena politica ma sembrerebbe aver cambiato idea, giudicando non realistici gli obiettivi imposti dai nuovi pianificatori del traffico, ovvero: i nuovi tunnel sotterranei e la ferrovia maglev. Per molto tempo era stato un sostenitore del progetto, adesso ha parzialmente cambiato la sua opinione in merito.

La figura di Friedemann Kunst

Friedemann Kunst, nato nel 1948, è un pianificatore urbano e dei trasporti. Ha lavorato per il Senato fino al 2013 come capo del Dipartimento dei trasporti nel Dipartimento per lo sviluppo urbano e l’ambiente. È stato responsabile delle questioni strategiche relative alla pianificazione dei trasporti a Berlino. Ha sempre posto particolare attenzione al tema del rispetto per il clima e per la città, proponendo obiettivi come la civilizzazione del traffico automobilistico e incentivando gli spostamenti a piedi o l’utilizzo delle biciclette. Da qui spiegata la critica mossa nei confronti dei nuovi attori politici che sembrerebbero più concentrati sulla realizzazione di grandi progetti infrastrutturali.

La cupa previsione dell’ex urbanista

Secondo quanto riportato da Friedemann Kunst in un’intervista al Berliner Zeitung, la politica sembrerebbe andare verso la direzione sbagliata in quanto non tiene sufficientemente conto delle condizioni politiche, finanziarie e legali. Dal punto di vista del denaro, Kunst sembrerebbe essere contrario in quanto le risorse sembrerebbero scarseggiare. Le infrastrutture aggiuntive sono più costose dei tram che potrebbero essere costruiti con meno di un decimo del costo della metropolitana. Kunst poi continua toccando anche temi come il personale, il tempo e il cambiamento climatico. Il personale qualificato è molto limitato e la pianificazione delle infrastrutture segue requisiti legali complessi, richiedendo molti anni e con l’accelerazione del riscaldamento globale, il tempo diventa un bene sempre più prezioso.

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