Berlino è in rosso: i Verdi si oppongono al biglietto mensile dei mezzi a 29 Euro

A Berlino, il tanto atteso ritorno del biglietto mensile dei mezzi a 29 euro, sembrava essere stato confermato. Il partito dei Verdi considera questa decisione insensata

A Berlino, la prevendita del biglietto mensile dei mezzi a 29 euro (29-Euro-Ticket) annunciata dal partito SPD, che sarebbe dovuta iniziare l’8 Aprile, è stata rimandata. Secondo i Verdi (die Grünen), partito politico di orientamento ambientalista, ecologista e di sinistra, la città di Berlino avrebbe altre priorità sul dove indirizzare i (pochi) soldi a disposizione.

Il biglietto a prezzo ridotto è una manovra che incentiva l’uso dei mezzi pubblici e in linea quindi con le politiche ambientaliste, ma presenta anche degli svantaggi. Per esempio, il sovraffollamento dei mezzi e quindi la carenza di efficienza degli stessi.

Perché i Verdi si oppongono alla reintroduzione del biglietto

La spesa che Berlino dovrebbe affrontare annualmente per sostenere il progetto del biglietto mensile a 29 euro è di 300 milioni. Secondo i Verdi, questa sarebbe una spesa non necessaria, visto e considerato che pianificano misure di risparmio per gli anni 2024/25. Per il 2024 l’obiettivo sarebbe quello di risparmiare circa 1,75 miliardi di euro.

Il capogruppo dei Grünen, Werner Graf, ha dichiarato che “anziché introdurre un nuovo biglietto, sarebbe necessario sovvenzionare il Deutschlandticket”.

Il Deutschlandticket è un biglietto che attualmente costa 49 euro e che permette di viaggiare  in tutta la Germania. Graf propone di ridurre il costo di questo biglietto solo per alcuni gruppi di persone, come gli anziani, gli studenti e gli scolari. Questo consentirebbe loro di usufruire di tariffe ridotte e di utilizzare i biglietti già esistenti.  Inoltre, le persone con disponibilità finanziaria ridotta, potrebbero viaggiare in tutta la nazione, non solo nella zona AB di Berlino.

Perché era stato introdotto il biglietto a 29 euro nel 2022

La Germania è un paese molto propenso ad attuare politiche ambientaliste. L’obiettivo principale del 29-Euro-Ticket è infatti quello di incentivare la mobilità sostenibile in città e quindi incoraggiare ancora più persone a passare dall’uso dell’auto ai mezzi pubblici.

D’altro canto non è difficile immaginare che, se i prezzi dei biglietti vengono ridotti drasticamente e la maggior parte dei cittadini utilizzano i mezzi pubblici al posto della propria auto, questi saranno sovraffollati. Questo porterebbe le persone a decidere di muoversi nuovamente in autonomia con la propria macchina. Ed è proprio quello che sostiene Jon Worth, esperto di trasporti e di politica europea a Berlino: “Coloro che usano l’auto argomentano che la ragione per cui le persone la scelgono non è di natura finanziaria, ma di comodità. Se il treno è poco affidabile o troppo affollato o forse un po’ trasandato, non è determinante se costa 200 euro al mese o 49 euro al mese.”

Vista l’attuale situazione dei trasporti a Berlino, forse sarebbe più opportuno concentrarsi sulla qualità dei trasporti. Offrire un servizio a basso prezzo ma scadente, non sarebbe la soluzione migliore.

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