La Cina ha usato a lungo un capo di AfD per spiare la Germania

Scoperta una spia cinese tra i collaboratori di un Europarlamentare dell’AfD, partito di estrema destra molto vicino alla Repubblica Popolare Cinese

Ebbene si, ancora una volta i Simpson ci hanno preso. L’attacco dei nazi-comunisti arriva ma in modo un po’diverso. Il 23 aprile 2024 è stato ufficializzato l’arresto di Jian Gou, collaboratore di Maximillian Krah, eurodeputato di AfD. L’accusa è di aver divulgato ripetutamente informazioni strategicamente sensibili, come le negoziazioni e le decisioni prese in Parlamento Europeo, con i suoi contatti in Cina. Contatti che, sembra appartenessero ai servizi di sicurezza cinesi (MSS).

L’accusa non si ferma qui. Jian G. avrebbe anche monitorato gli oppositori della Repubblica Popolare presenti in Germania, condividendo le informazioni con il suo cliente in Cina.

Non è nuovo il problema dello spionaggio legato alla Cina, che si unisce a quello dello spionaggio russo. Il controspionaggio tedesco, infatti, da tempo ha “alzato la guardia” sul tema, senza però prevenire una serie di recenti fughe di dati. Tra queste, quella delle intercettazioni pubblicate dalla Russia nel quale, i vertici dell’esercito tedesco discutevano dei problemi legati al sistema missilistico Taurus.

Anche il caso di Per Bystron si aggiunge alla lista. Qui i media pro-Russia hanno depositato denaro nelle tasche dell’ennesimo eurodeputato di AfD per la divulgazione di informazioni. Casi isolati oppure problema strutturale?

Jian Gou e Maximmilian Krah: “Cina Calling”

Jian Gou ha la doppia cittadinanza, tedesca e cinese, ed é arrivato in Germania come studente. Dopo gli studi ha lavorato come imprenditore in un’azienda di pannelli solari e LED. Nel 2019 entra nella squadra di Maximillian Krah, Europarlamentare di AfD, partito di estrema destra tedesco, sempre più noto alla stampa internazionale.

Jian G. si muove bene, e si avvicina talmente a Maximillian K. che lo affianca nei suoi viaggi nella Repubblica Popolare. Non si sa quale fosse il suo esatto ruolo in questi viaggi, ma risulta improbabile pensare che, dopo i fatti venuti alla luce, egli fosse soltanto il portaborse di Krah.

Jian G. non è nuovo ai servizi di sicurezza tedeschi. Qualche anno fa, infatti, Jian G. era stato contattato dai servizi per collaborare con lo stato federale tedesco. I motivi della sua esclusione, però, sono interessanti. I suoi rapporti con i servizi tedeschi sono stati interrotti dagli stessi tedeschi, per via del sospetto che Jian G. facesse già il doppio gioco. Il fatto di lasciarlo lavorare dal 2019 fino ad adesso, corresponsabilizza anche il controspionaggio tedesco. Nonostante avessero il sospetto, e in questo ambiente un sospetto é più di una mezza certezza, hanno sottovalutato un tantino la portata del problema.

Jian G. è stato arrestato a Dresda il 23 aprile 2024, mentre il cancelliere Scholz era dappoco tornato dal suo incontro con Xi Jinping in Cina.

AfD, naturalmente propensa a questi scandali

Jian G. ha spesso accompagnato Krah nei suoi viaggi in Cina. Krah negli anni ha costruito un rapporto importante con la Repubblica Popolare. Ciò ha avuto manifestazioni fuorvianti, come i commenti fatti sui campi dello Xinjiang, nei quali vengono detenuti gli Uiguri, minoranza etnica perseguitata dal regime di Xi Jinping. Secondo Krah erano propaganda anti-cinese.

Sembra forse esserci una sottile ironia, se realtà legate a stretto filo con il neo-nazismo tedesco, strizzino l’occhio alla Cina comunista? Forse no, infatti ha perfettamente senso. Ha senso perché, secondo Konstantine Von Notz, la linea politica dell’AfD rende il partito molto sensibile a queste “sollecitazioni” da parte delle grandi dittature.

Un lavoro combinato tra i giornali Der Spiegel e Denik Na ha riportato che il secondo più importante candidato dell’AfD al Parlamento Europeo, abbia ricevuto dei soldi da media pro-russi per la condivisione di informazioni. Lui ovviamente nega l’accusa, “stupendosi” come Krah nello scoprire che il suo assistente è una spia cinese.

Gli interessi in gioco: un rapporto tra Cina e Germania che serve quasi più ai tedeschi

Il cancelliere Scholz ha recentemente visitato il suo corrispettivo cinese per discutere una serie di aspetti, tra cui il ruolo che dovrebbe assumere la Cina sul conflitto in Ucraina. Quello che si sono detti non sembra aver persuaso la spia dal suo lavoro, ma ha evidenziato come la Germania non possa prescindere dalla Cina dal punto di vista economico. Anche il Global Times nel 2022 ha evidenziato come la collaborazione con la Cina sia indispensabile alla crescita e allo sviluppo della Germania. “Le forze anti-cinesi in Germania non rappresentano gli interessi dello stato tedesco”.

In questo senario, quello che resta da dire è: se una mano lava l’altra e tutte e due lavano la faccia, magari nel frattempo che ci si organizzi evitando che una delle due mani rubi qualcosa all’altra.

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Immagine di copertina: Pixabay