Strage di Amburgo, il killer era un imprenditore che credeva nell’Apocalisse
Il killer di Amburgo spara durante un raduno e si suicida
Philipp F. è il killer che ha sparato durante un raduno, formata da membri di Testimoni di Geova, nella sera di giovedì 9 Marzo alle 21. Si presentava come un consulente aziendale. La polizia è intervenuta sul posto intorno alle 21:08: otto morti e otto feriti, tra questi una donna incinta al settimo mese.
Le prime ricostruzioni
La strage è avvenuta in via Deelböge, nel quartiere Gross Borstel. In un edificio di tre piani, dove i poliziotti hanno avvertito uno sparo provenire dai piani più alti e hanno, in seguito, trovato il corpo dell’autore. Un uomo poco conosciuto nel suo quartiere, senza precedenti penali che, da un anno e mezzo, aveva lasciato la comunità dei Testimoni di Geova per contrasti contro i membri religiosi. Due testimoni, hanno riferito di aver sentito sparare 12 colpi e, nel corso delle indagini, si è appurato che l’uomo era legalmente in possesso dell’arma utilizzata.
Chi è il killer che si è suicidato
Si chiamava Philipp F. e si presentava come un consulente finanziario autonomo di origini tedesche. Il trentacinquenne attentatore “che avrebbe agito per motivi religiosi, mosso da odio verso le comunità cristiane”, dai dettagli emergerebbe che si sarebbe mosso per motivi di rabbia verso le comunità religiose. Da circa un anno aveva lasciato la comunità religiosa appartenente ai Testimoni di Geova, non in buoni rapporti, come viene dichiarato dalla polizia.
In prima ipotesi si è ritenuto che il movente fosse una malattia mentale non diagnosticata, ma nei giorni scorsi il De Spiegel, secondo un’attenta analisi e una perizia dell’analista tedesco Peter Neumann, del King’s College di Londra, si fa sapere che il movente sia proprio il libro che il killer stava promuovendo sulla piattaforma di Amazon.
Il movente religioso?
Dal titolo “La verità su Dio, Gesù Cristo e Satana” , ora rimosso dal sito è un libro di 292 pagine, espone la pandemia Covid e la guerra in Ucraina, come punizioni divine, dove il killer rivela i sogni profetici che nella sua infanzia ha ricevuto in tema apocalittico.
Neumann nella sua disamina concentra il movente dentro un contesto politico-ideologico, evidenziando, come l’imprenditore fosse “un fanatico religioso” in opposizione alle comunità religiose. Non c’ erano stimoli estremisti, razzisti, congiunte a movimenti di destra o a stragi preannunciati nel suo libro.
I media tedeschi descrivono il racconto dell’autore come un viaggio personale all’inferno di tre anni, dove si raffigura “un governo celeste superiore” con 101 milioni di esseri spirituali. Secondo la rivista Der Spiegel, il testo manifesta opinioni filo-russe e misogine.
Interessante, per delineare in maniera minuziosa la figura di Philipp F., anche il suo sito internet con contenuti riguardanti profezie e richiami alla Bibbia. Prevede “un grande cambiamento nell’architettura del mondo in cui viviamo e nel cielo dove vivono le persone fantasma”.
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Copertina: Foto di Farahim Gasimov da Pixabay