Segnalati attacchi omofobi durante il Christopher Street Day a Berlino

Attacchi omofobi durante il Christopher Street Day sabato a Berlino: attivista LGBTQ+ esprime la sua preoccupazione

La giornata di sabato verrà ricordata con sentimenti positivi dalla maggior parte delle persone che hanno partecipato alla cerimonia nei pressi del centro di Berlino, lo storico Christopher Street Day. Alcune segnalazioni, però, fanno rizzare le orecchie a chi pensava che ormai la Germania, in particolar modo Berlino, fosse l’esempio della tanto bramata piena tolleranza LGBTQ+. Sembra infatti che più di una persona abbia ricevuto attacchi omofobi durante la parata. Intanto l’attivista Anastasia Biefang esprime la sua inquietudine: c’è un aumento di attacchi, di violenza anti-transgender che fa tristemente ripensare alla retorica utilizzata dai Nazisti.

Uno striscione omofobo di oltre 20 metri in pieno centro a Berlino

L’incidente più grave è avvenuto nel mitte di Berlino, in una delle strutture più iconiche della capitale. Secondo i testimoni, nelle prime ore del pomeriggio di sabato, uno striscione di oltre 20 metri affisso alla torre della televisione di AlexanderPlatz, sventolava le seguenti parole: Homo = Volkstod (gay = morte del popolo), insieme al simbolo “III”, attribuito al micropartito di estrema destra, la Terza Via.

Sembra che gli artefici fossero un gruppo di 15 persone, fuggiti non appena il loro ridicolo tentativo di boicottaggio è stato, almeno secondo loro, completato. Un dipendente del ristorante ha subito rimosso lo striscione ed ha chiamato le autorità locali. Poche ore dopo, quattro dei presunti quindici colpevoli sono stati fermati, o sarebbe meglio dire linciati e colpiti con bottiglie di vetro, in una stazione della S-Bahn sempre ad Alexanderplatz. La polizia ha poi arrestato i quattro presunti artefici.

Ottantaquattro denunce penali depositate durante il CSD, per la maggiore si parla di lesioni personali 

Nel corso della giornata e della notte di sabato, si contano ottantaquattro chiamate alla polizia per il deposito di denunce penali. I reati più comuni sono stati quelli di lesioni personali, quattro di queste classificate come “lesioni personali pericolose”.

Tra gli episodi più rivoltanti, viene riportata un’aggressione fisica alla stazione di Yorckstraße a Schöneberg, dove un passeggero è stato afferrato per il collo mentre scendeva dal treno. Sembra che l’aggressore avesse già precedenti penali, proprio legati a aggressioni di carattere omofobico. 

Ad Alt-Hohenschönhausen a Lichtenberg, alcuni passanti hanno invece insultato e sputato addosso a tre ragazze che avevano appena preso parte alla parata. Un’altra denuncia è arrivata da Nollendorfplatz, dove un gruppo ha prima insultato e poi ferito un giovane. 

L’attivista LGBTQ+ dichiara: gli episodi di intolleranza stanno aumentando

Il numero di crimini d’odio in Germania sta aumentando sempre di più, soprattutto contro la comunità lesbica, gay, bisessuale e trans. Si stima infatti che solo nel 2022 la quantità di aggressioni ed attacchi omofobi fosse del 15,5%. Alla luce di questi dati e in seguito ai gravissimi episodi di sabato pomeriggio in occasione della parata, ha preso la parola Anastasia Biefang, nota attivista tedesca dei diritti della comunità LGBTQ+. “Ho sentito episodi che pensavo avessimo superato nel 1945” afferma Biefang. “Abbiamo certamente avuto dei risultati molto positivi negli ultimi anni, tuttavia esistono ancora sentimenti di esclusione, stigmatizzazione e divisione all’interno della comunità LGBTQ+“.

Ciò che incute più timore è che l’aumento degli episodi omofobi sta crescendo di pari passo con il consenso all’estrema destra. Un nuovo sondaggio di Insa non fa altro che confermare ed allarmare ancora di più la già crescente e giustificabile preoccupazione: l’estrema destra AfD quest’anno ha raggiunto consensi record del 22% in Germania, mentre anche nel resto d’Europa c’è stata una reazione contro i diritti gay e trans.

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Immagine: Pixabay