Secondo Destatis, sempre meno lavoratori tedeschi fanno straordinari eccessivi

I lavoratori a tempo pieno in Germania fanno meno ore di straordinario di quanto non avessero mai fatto prima del 1991.

È inoltre emerso che i liberi professionisti della Repubblica federale lavorano più di tutti gli altri. In base ai nuovi dati di Destatis, i lavoratori in Germania sono ora più propensi a lavorare “semplicemente” a tempo pieno piuttosto che registrare un orario di lavoro eccessivo di 48 ore settimanali o più. Nell’anno 2022, su 30 milioni di persone che costituiscono la forza lavoro a tempo pieno in Germania, solo l’8,3% delle persone ha dichiarato di lavorare regolarmente per 48 ore piuttosto che limitarsi alla settimana lavorativa standard a tempo pieno di 40 ore. I numeri sono leggermente in calo rispetto al 2021, tuttavia sono anche al livello più basso dal 1991.

Che cose’è il Destatis, e che cosa ha a che fare con i lavoratori tedeschi?

L’Ufficio Federale di Statistica (ufficialmente abbreviato StBA, StatBA) oggi Destatis è il Sistema Informativo Statistico Tedesco. Si tratta di una massima autorità federale tedesca che fa capo al Ministero Federale dell’Interno. Si occupa di raccogliere, collazionare e analizzare informazioni statistiche sull’economia, la società e l’ambiente. Queste informazioni elaborate vengono pubblicate quotidianamente su circa 390 statistiche ufficiali. Nello specifico caso raccoglie anche i dati statistici inerenti i lavoratori in Germania.

Tuttavia, in Germania i freelance lavorano più ore rispetto ai lavoratori dipendenti, per ottenere lo stesso stipendio

Sebbene la tradizionale settimana lavorativa a tempo pieno in Germania sia di 40 ore, nel 2022 i lavoratori a tempo pieno avevano registrato in media 40,4 ore settimanali, il che implica che fare un po’ di straordinari è frequente. In base alla legge sull’orario di lavoro, in Germania i datori di lavoro possono pretendere dai propri dipendenti un massimo di otto ore di lavoro al giorno, con giornate di 10 ore possibili ma solo in giorni specifici. Tuttavia, per quanto riguarda i lavoratori autonomi e i freelance, le settimane lavorative più lunghe sono molto più comuni. Questi ultimi non sono coperti dalla legge sull’orario di lavoro e spesso lavorano di più per ottenere il medesimo reddito di un lavoratore a contratto. Secondo le recenti cifre di Destatis, più di un terzo dei freelance aveva un orario di lavoro eccessivo nel 2022.

A quando l’adozione della settimana di quattro giorni in Germania?

Benché sia stata adottata in alcune piccole realtà lavorative, in Germania non si è ancora diffuso il passaggio alla settimana di quattro giorni con retribuzione piena ed è stato rilevato da un recente sondaggio dell’istituto di sondaggi Forsa come il 55% dei lavoratori del paese ritenga che la riduzione della settimana lavorativa sia una cattiva idea. IG Metall, il principale sindacato tedesco, è una delle organizzazioni che chiede al paese di passare alla settimana corta, in quanto è dimostrato che essa rende i lavoratori più produttivi durante le ore di lavoro e aumenta la salute e il benessere del personale. Il 2022 è stato l’anno in cui nel Regno Unito è stato condotto il più grande esperimento al mondo sulla settimana corta. La sperimentazione, che è durata sette mesi e ha coinvolto 2.900 lavoratori di 61 aziende di diversi settori, si è rivelata un “successo clamoroso”, con il 92% delle aziende partecipanti che hanno deciso di continuare a seguire questa politica al termine della sperimentazione.

Die Linke, in Germania, presentata una proposta per l’introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni

Per agevolare il tutto, il partito ha specificato che il governo dovrebbe fornire un sostegno salariale alle piccole imprese, proponendo una retribuzione completa ai dipendenti che lavoreranno quattro giorni anziché cinque. Il leader del partito Janine Wissler ha annunciato la proposta in durante la Festa del Lavoro del 1° maggio. La proposta di Die Linke prevede un’attuazione graduale in tre fasi, tramite dei progetti pilota. Wissler ritiene che i lavoratori debbano poter scegliere liberamente. La riduzione dell’orario di lavoro, ha sottolineato, può anche migliorare la produttività e il benessere dei lavoratori. A preoccupare i lavoratori, naturalmente, è il rischio che alla riduzione dell’orario di lavoro corrisponda una riduzione dello stipendio mensile. Per questa ragione, Die Linke avrebbe chiesto un supporto finanziario statale per le aziende che decidono di aderire alla riduzione dell’orario di lavoro, soprattutto per le piccole e medie imprese. Tale incentivo economico aiuterà le aziende a sostenere i costi legati all’implementazione della settimana corta.

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