“Secessionen. Klimt, Stuck, Liebermann”, mostra della Secessione all’Alte Nationalgalerie fino al 5 Novembre

Chiusura della mostra “Secessionen. Klimt, Stuck, Liebermann” all’Alte Nationalgalerie di Berlino. Da maggio 2024 a Vienna

Ultimissimi giorni per visitare la mostra “Secessionen. Klimt, Stuck, Liebermann” all’Alte Nationalgalerie di Berlino. Il 5 novembre la mostra sulla Secessionei chiuderà al pubblico per poi trasferirsi a Vienna da maggio a ottobre 2024. Con più di 180.000 visitatori, la chiusura è stata posticipata di due settimane. Leggendo l’articolo potrete fare un breve ripasso sulla Secessione berlinese e sui quadri esposti nella galleria.

Chiusura il 5 ottobre

Ultimissimi giorni per visitare la mostra “Secessionen. Klimt, Stuck, Liebermann” all’Alte Nationalgalerie. L’esibizione dei più grandi pittori della Secessione rimarrà a Berlino fino al 5 novembre, per poi trasferirsi Vienna da maggio a ottobre 2024. I 180.000 visitatori che dallo scorso giugno si sono recati all’Alte Nationalgalerie hanno fatto sì che la chiusura venisse posticipata dal 22 ottobre al 5 novembre.

“Siamo lieti che, dopo intense discussioni con tutti i finanziatori, siamo riusciti a prolungare di due settimane la mostra. In questo modo più visitatori possono approfittare di una mostra così unica”, ha affermato Ralph Gleis, direttore dell’Alte Nationalgalerie.

Le Secessione all’Alte Nationalgalerie

La mostra espone all’incirca 200 dipinti, sculture e grafiche di 80 artisti. Tra le diverse opere, è possibile vedere la Giuditta di Gustav Klimt, una delle più famose dell’artista viennese che vede come protagonista Adele Bloch-Bauer, figlia di una famiglia appassionata d’arte che commissionò a Klimt diversi lavori. All’Alte Nationalgalerie presente anche il “Landhaus in Hilversum“, quadro di Max Libermann, principale portavoce della Secessione berlinese, che raffigura un ambiente bucolico con una casa in campagna.

La origini della Secessione

Alla fine del 19esimo secolo alcuni artisti, stanchi della tradizione e desiderosi di rinnovare l’arte, decisero di dissociarsi dagli stili ufficiali delle accademie d’arte e di fondare il movimento della Secessione. La prima città a farlo fu Monaco nel 1892, seguita da Vienna cinque anni dopo con l’artista de “Il bacio” Gustav Klimt e Berlino nel 1898. Questa secessione aveva un significato ben preciso: “Der Zeit ihre Kunst – Der Kunst ihre Freiheit” (al tempo la sua arte, all’arte la sua libertà), frase emblematica del movimento che sottolinea il desiderio di libertà e di emancipazione che contraddistingueva i suoi artisti.

La Secessione di Berlino affonda le sue origini nel 1892, quando le autorità chiusero una mostra di Edvard Munch, le cui opere erano ritenute “non finite e brutte”. Dopo questa chiusura, Max Liebermann, padre della Secessione berlinese, fondò assieme a Walter Leistikow il “Gruppo degli Undici”. L’associazione che mirava a dare spazio all’arte moderna approdata da poco a Berlino. La goccia che fece traboccare il vaso fu il rifiuto di un’opera di Walter Leistikow nel 1898, anno in cui fu istituita ufficialmente la Secessione berlinese.

Su questo sito troverete maggiori informazioni sulla mostra

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