La Germania ha inviato 60 soldati in Niger
Germania: il Bundestag ha approvato la partecipazione tedesca alla nuova operazione militare dell’UE in Niger
Venerdì 28 aprile, il Bundestag ha votato la partecipazione della Germania alla nuova operazione militare dell’UE in Niger. Il Parlamento ha approvato la proposta del governo federale con 531 voti contro 102. La Bundeswehr parteciperà alla missione europea presente in Africa occidentale con un contingente di 60 soldati.
Obiettivo della missione dell’EUMPM Niger è quello di fornire consulenza e formazione agli specialisti dell’esercito del paese, creando un nuovo battaglione in supporto al comando. Rafforzando le armate nigerine, l’obiettivo è quello di stabilizzare la situazione nella regione del Sahel. Il mandato deciso dal governo federale è limitato a maggio 2024, ed esclude qualsiasi partecipazione di soldati tedeschi ad operazioni di combattimento dell’EUMPM Niger.
La presenza in Niger come “argine al terrorismo islamico”
La Bundeswehr è attiva da anni in Niger. Presente sin dal 2018 nel sito di Tillia, il suo obiettivo è quello di addestrare le forze speciali nigerine. Attraverso la missione appena approvata, l’esercito tedesco ha modo di consolidare la sua presenza nella regione del Sahel. Questo anche se il governo di Berlino aveva già concordato il termine della missione nel vicino Mali entro maggio 2024.
“Si spera che ciò che faremo in Niger si irradierà anche in Mali, si irradierà in Burkina Faso e fornirà stabilità in tutta la regione“, ha detto Heiko Bohnsack, comandante del contingente tedesco delle truppe delle Nazioni Unite in Mali.
Da anni il Mali è teatro di una ribellione da parte di estremisti islamici. La destabilizzazione è iniziata nel 2021 nella regione dell’Azawad, nel nord del paese, per poi diffondersi ai vicini Niger e Burkina Faso. Attualmente, circa 1.100 uomini e donne della Bundeswehr sono stanziati in Mali a sostegno dell’operazione MINUSMA.
Il Mali sta scivolando in una profonda crisi
La dipartenza dal Mali, decisa per il 2024, avviene a causa delle ripetute tensioni con la giunta militare di Bamako, considerate dalla Germania un ostacolo ormai troppo ampio alla missione delle Nazioni Unite MINUSMA. La Bundeswehr ha già iniziato i preparativi per il ritiro, ha confermato il comandante in un’intervista con ARD.
Sebbene il ministro della Difesa Pistorius abbia assicurato che le forze armate maliane continueranno ad essere addestrate, i tagli agli aiuti allo sviluppo e la dipartita dei soldati tedeschi preoccupano la situazione futura e il destino del Mali. Il paese, con il suo crescente problema di terrorismo islamico e il suo governo militare sempre più dipendente dai mercenari russi della compagnia Wagner, sta pericolosamente diventando uno “stato fallito“.
Nel vicino Niger la gente è estremamente preoccupata, preferirebbe che i tedeschi continuassero a rimanere anche nel vicino paese. Se la “diga contro il terrorismo“, di cui il ministro della Difesa nigerino Indattou ha parlato con tanta sicurezza, possa reggere anche a seguito della destabilizzazione del Mali, è tutt’altro che certo.
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Immagine di copertina: Pixabay
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