Il governo ha adottato la prima strategia di sicurezza nazionale nella storia della Germania

Per la prima volta la Germania ha una strategia di sicurezza nazionale. Ma non è chiaro come il governo potrà attuare il nuovo piano militare e di politica estera

Dopo mesi di negoziati, mercoledì 14 giugno il cancelliere tedesco Olaf Scholz e i più importanti ministri hanno presentato la prima Strategia di sicurezza nazionale. Il gabinetto ha approvato il documento di 76 pagine in cui descrive i propri obiettivi futuri riguardo le relazioni internazionali della Germania, nel contesto del conflitto in Ucraina e della crescita della potenza cinese.

Le misure previste dalla Strategia di sicurezza nazionale

La Germania ha presentato per la prima volta la sua Strategia di sicurezza nazionale. Olaf Scholz, insieme ai ministri della Difesa, dell’Interno, delle Finanze e degli Esteri ha illustrato in conferenza stampa il documento ufficiale che delinea i pilastri dell’agenda tedesca riguardo alla propria difesa e al proprio ruolo nel mondo.

Il documento tratta dei temi di sicurezza nazionale più disparati: dalle infrastrutture strategiche ai cyberattacchi, dal cambiamento climatico alle pandemie e alle armi nucleari. Non sorprende che la Strategia ribadisca con forza l’appartenenza all’UE e alla NATO. La vera novità, tuttavia, riguarda il maggiore ruolo internazionale rivendicato dalla Germania, che chiede una riforma del Consiglio di Sicurezza ONU e un posto da membro permanente al suo interno.

Uno dei punti centrali del documento è l’obiettivo di aumentare la spesa militare fino al 2% del PIL, come stabilito dagli accordi NATO (sebbene la Germania non l’avesse mai rispettato). Per raggiungere questa soglia il governo dovrà tagliare su altre voci del budget pubblico e/o abbandonare altri progetti nel settore difesa.

Tra gli obiettivi della Strategia inizialmente ci sarebbe dovuto essere la creazione di un Consiglio per la sicurezza nazionale. Simile a quello presente negli Stati Uniti, avrebbe avuto l’incarico di coadiuvare il cancelliere riguardo la politica estera e di sicurezza. Tuttavia, a causa delle divisioni fra cancelleria e ministero degli Esteri, il piano è stato poi abbandonato.

Attenzione particolare spetta ai due attori globali che più minacciano l’ordine internazionale: Russia e Cina.

La Russia e la Cina sono le principali minacce alla stabilità euro-atlantica

La Russia, uno dei più importanti partner tedeschi fino allo scoppio del conflitto, viene descritta come «la più grande minaccia alla pace e alla sicurezza nell’area euro-atlantica per il prossimo futuro». La dipendenza di Berlino dal gas russo ha infatti rappresentato un problema all’indomani della guerra. La strategia di sicurezza nazionale si propone, quindi, di risolverlo anche attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili per rendere la Germania più indipendente per gli approvvigionamenti. Ciò è cruciale anche per un altro grande obiettivo del governo: diventare un paese più ecosostenibile.

Il documento tratta anche dell’altra grande potenza emergente, la Cina. Questa viene definita come “partner, concorrente e rivale sistemica“. Il gigante cinese, infatti, da una parte rappresenta uno dei più importanti partner economici per la Germania, ma dall’altra è un paese autoritario, che viola i diritti umani e minaccia l’ordine internazionale (si pensi alle mire di Pechino su Taiwan). Secondo le dichiarazioni di Scholz, una strategia specifica per la Cina arriverà nei prossimi mesi.

Nonostante ciò, viene ribadito che «la Cina resta allo stesso tempo un partner senza cui molte sfide e crisi globali non possono essere risolte». Anche in questo caso, pur in tono minore rispetto alla Russia, si nota un cambio di passo non secondario nelle logiche tedesche. La Germania, soprattutto nell’era di Angela Merkel, ha sempre cercato di costruire e mantenere solidi rapporti economici sia con Pechino sia con Mosca.

La Germania cerca una svolta a livello internazionale

Si tratta di un documento importante, sebbene priva di un budget concreto e non dettagliato attentamente. E’ la prima volta che la Germania elabora una strategia complessiva sul proprio ruolo internazionale.

La Strategia di sicurezza nazionale era stata inserita nel contratto del governo “semaforo” nel dicembre 2021. L’obiettivo principale era riportare il paese ad avere un ruolo più attivo a livello internazionale. L’invasione russa in Ucraina ne ha reso più urgente la presentazione. Il rallentamento della pubblicazione è stato dovuto solo alla litigiosità interna ai partiti che sostengono il governo federale, soprattutto riguardo ad un aumento delle spese militari tedesche. Un argomento molto complesso, in un paese che dal 1945 fino al 2022 ha sempre posto come centrale la propria politica pacifista.

Per i più critici, come il leader della CDU Friedrich Merz, la Strategia di sicurezza nazionale non rappresenta un documento rivoluzionario, bensì banale e ripetitivo delle linee guida storiche del paese. Tuttavia, è importante notare come per la prima volta siano state specificate ufficialmente le direttrici della politica estera, militare e di sicurezza della principale potenza economica dell’Unione europea.

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