Il sindaco di Berlino e di Kiev firmano per il gemellaggio

Il sindaco Kai Wegner e il suo omologo di Kiev Vitali Klitschko hanno firmato ieri il certificato di gemellaggio tra le due capitali

Le firme dei sindaci di Berlino e Kiev rappresentano più di una semplice formalità. Ieri il sindaco Berlinese Kai Wegner (50, CDU) e il suo omologo di Kiev Vitali Klitschko (52) hanno firmato nel Municipio Rosso il certificato di gemellaggio tra le due capitali. I due primi cittadini hanno promesso di difendere l’Europa, chiarificando di non voler nessuna lotta e nessuna vittoria.

“Noi difendiamo l’Europa. Nessuna lotta, nessuna vittoria.”

Nel primo pomeriggio di giovedì 14 settembre i due sindaci hanno attraversato insieme la Porta di Brandeburgo. È seguita, poi, cerimonia nella residenza ufficiale di Wegner. “Siamo dalla parte dell’Ucraina, siamo dalla parte di Kiev”, ha detto il sindaco tedesco in un discorso. “Berlino è la città della libertà” afferma Wagner che, però, ha assicurato che presto anche Kiev sarà una città libera. “Sono fermamente convinto che alla fine la libertà trionferà sull’aggressione degli altri” ha aggiunto il Berlinese. Perché la lotta contro il brutale esercito di Putin riguarda anche un’Europa più libera.

Gemellaggio come unione simbolica delle due città e delle due nazioni

Klitschko (l’ex campione del mondo di boxe e sindaco di Kiev dal 2014) ha ringraziato la Germania e Berlino per gli aiuti finanziari e militari e per aver accolto tanti profughi dall’Ucraina. “Grazie mille volte”, ha detto nel suo discorso in tedesco. “È fondamentale per noi sapere che non siamo soli”.

Poi si è rivolto direttamente ai Berlinesi dicendo: “Oggi lottiamo per ognuno di voi”. L’Ucraina non difende solo le sue famiglie e le sue case. “Noi difendiamo ciascuno di voi”, ha ribadito Klitschko. Putin arriva fin dove gli è permesso di arrivare, e il presidente russo ha dichiarato di voler ricostruire l’impero sovietico. “Ma noi difendiamo il nostro Paese, difendiamo l’Europa. Non c’è vittoria senza lotta!”

Sin dall’inizio della guerra in Ucraina, Berlino e la Germania, si sono dimostrate molto disponibili a fornire aiuti al Paese, sia economicamente sia militarmente. La Germania è, quindi, uno dei più importanti sostenitori dell’Ucraina e che ha dimostrato di prendere sul serio la questione bellica contro la Russia. Tutti desiderano una veloce fine della terribile e illegale guerra della Russia contro il popolo ucraino. Purtroppo, non è ancora prevedibile quando questo accadrà. Pertanto, la Germania “fornirà tutto l’aiuto possibile, finché sarà necessario“, questo è quanto ha spiegato il ministro degli Esteri tedesco, Pistorius.

Già nel maggio 2023 un pacchetto di aiuti militari del valore di  2,7 miliardi di euro è stato promesso all’Ucraina dal governo del Cancelliere tedesco Olaf Scholz. Si tratta del più grande aiuto militare che Berlino abbia fornito a Kiev dall’inizio della guerra. Nel pacchetto erano inclusi: 20 veicoli da combattimento di fanteria Marder, 30 carri armati Leopard, 15 carri armati antiaerei Gepard, 200 droni da ricognizione, quattro sistemi antiaerei Iris-T, più di 200 veicoli corazzati da combattimento e logistici, oltre a munizioni di artiglieria.

Dopo la cerimonia avvenuta nella residenza del sindaco Berlinese, Wegner ha parlato molto bene di Klitschko: “Una persona davvero impressionante che ha ottenuto molto non solo nello sport. Impressionante sotto ogni aspetto il modo in cui vuole guidare la sua città, il suo Paese attraverso questa guerra. Assolutamente simpatico!”

La senatrice economica tedesca Franziska Giffey (45, SPD) ricorda anche la grande solidarietà dei berlinesi nei confronti dei rifugiati ucraini: “Oltre 380.000 persone hanno ricevuto le prime cure l’anno scorso, oltre 70.000 sono rimaste nella nostra città”.

 

 

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