Il Lollapalooza di Berlino sarà il primo festival tedesco ufficialmente sostenibile

Il Lollapalooza Berlin offre un intrattenimento di qualità per tutte le età, con massima attenzione per l’ambiente. David Guetta, Macklemore a tanti altri artisti si esibiranno quasi a emissioni zero

Il Lollapalooza Berlin è il primo festival in Germania ad aver ottenuto la certificazione di sostenibilità secondo gli standard internazionali. La certificazione prevede una valutazione approfondita degli aspetti ecologici, economici e sociali in termini di sostenibilità. Il festival, fortemente consapevole del proprio impatto ambientale, si è concentrato sulla protezione del clima attraverso misure che includono trasporti, energia, rifiuti, acqua, cibo e bevande, con tutela anche di flora e fauna locali. Con questo traguardo, il festival si assume le responsabilità di agire in modo sostenibile a lungo termine e ha gettato le basi per rendere l’intera catena del mondo dei grandi eventi meno impattante sull’ecosistema terra in futuro.

L’importanza della sostenibilità nei festival: come i grandi eventi possono esssere promotori di una società più attenta all’ecosistema terrestre

Sin dall’inizio del Lollapalooza, la sostenibilità è stata parte integrante del DNA del festival. Dopo l’ultima edizione del festival (settembre 2022) sono state implementate oltre cento misure di sostenibilità, collegate in parte anche ad aspetti sociali. Il festival è sempre stato fortemente consapevole del proprio impatto ambientale ed ha investito tempo e risorse non solo per migliorare la propria offerta musicale, ma anche per rendersi nel tempo sempre più eco-friendly.

L’impegno e le future azioni in questa direzione sono rimarcate anche sul sito del festival, dove oltre ai nomi di artisti di spicco del panorama musicale internazionale, si leggono le seguenti affermazioni: “Siamo consapevoli dell’impatto che la nostra attività ha sull’ambiente e ci impegniamo a dire la verità sulla portata della catastrofe climatica e ambientale e ad agire con urgenza. Riconosciamo la nostra responsabilità nel preservare l’esperienza della musica dal vivo per le generazioni a venire, e abbiamo la grande opportunità di ispirare azioni di rispetto verso clima e ambiente, sfruttando la portata del nostro festival”.

Andre Lieberberg, Managing Director di Live Nation GSA, società che organizza il Lollapalooza Festival, ha commentato: “siamo molto soddisfatti di questo risultato e naturalmente continueremo a sostenere pienamente il processo di trasformazione green. Ulteriori upgrade si svilupperanno regolarmente fino al 2025, con misure di sostenibilità adattate agli standard ambientali attuali e futuri”. Con la certificazione ottenuta, il Lollapalooza creerà inoltre incentivi per motivare visitatori, fornitori di servizi e partner del festival ad adottare ulteriori azioni sostenibili.

Le tappe del piano di sostenibilità a lungo termine del Lollapalooza Festival

Tutti gli impatti ambientali del festival sono stati valutati in termini di impatto e contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Nel 2019 si è iniziata a misurare l’impronta di carbonio, per comprendere l’impatto ambientale dell’evento, stabilire obiettivi di riduzione e monitorare i progressi. Nel 2022 viene stretta una partnership con la Berliner Hochschule für Technik (BHT) per raccogliere dati, analizzarli e sviluppare ulteriori obiettivi di sostenibilità.

Dalle analisi è emerso che l’energia utilizzata ha contribuito in modo determinante alle emissioni di gas serra del Lollapalooza Berlin. Da qui è nata la collaborazione con l’Olympiastadion (sede dell’evento), che punta a sostituire le fonti energetiche, necessarie per l’alimentazione, con energia rinnovabile. Per questa edizione del festival (settembre 2023) grandi aree degli impianti saranno alimentate dalla rete elettrica comunale. Dove invece il consumo di carburante sarà inevitabile, verrà sostituito il diesel convenzionale con l’olio vegetale idrogenato, una fonte di carburante rinnovabile.

L’obiettivo ad ampio raggio rimane quello di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 50% entro il 2030.

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