Berlino, parte del parco nell’ex aeroporto di Tempelhof cambia volto con un ambizioso progetto

A Tempelhof un nuovo progetto di rigenerazione urbana mira a ricercare un perfetto connubio tra business e cambiamento sostenibile

“Atelier Gardens” è il nome del nuovo progetto di riconversione dello storico complesso di studi cinematografici Berlin Union Film Ateliers (BUFA) nell’area di Tempelhof Field. Il progetto, ideato dallo studio olandese MVRDV, lo rende un moderno hotspot creativo anche al di là del mondo del cinema.

BUFA sta infatti espandendo la sua base di utenti oltre i registri per comprendere tutte le forme di “change makers“, comprese organizzazioni e individui con un focus sull’attivismo e sulla giustizia sociale. Lo studio olandese ha comunque voluto rispettare le caratteristiche architettoniche originali e anche lo spirito innovativo e multidisciplinare che permeava il luogo.

Atelier Gardens

Il progetto “Atelier Gardens” rende gli studi cinematografici di Berlino adatti al futuro, preservando tali edifici con materiali sostenibili. Il design di MVRDV infatti mira a preservare e migliorare la diversità spaziale del campus, del quale fanno parte i cinque studi di ripresa e le strutture ausiliarie.

Le strutture esistenti anzicchè essere demolite e ricostruite saranno “rinfrescate“, in modo tale da massimizzare il potenziale degli spazi intermedi. La trasformazione può già iniziare, dal momento che recentemente gli aventi titolo hanno rilasciato la concezione edilizia per le prime due parti.

Il progetto

Nel progetto si è posta particolare attenzione alla sostenibilità ambientale: aree pavimentate verranno eliminate per lasciare spazio a superfici permeabili al flusso dell’acqua piovana, che verrà raccolta e riciclata. Giardini pensili e piazze verdi favoriranno poi l’aumento della biodiversità. Sono state incorporate anche altre misure di sostenibilità, come servizi igienici ecologici, raccolta dell’acqua piovana e una migliore ventilazione naturale.

Un’ulteriore proposta di MVRDV vedrebbe l’acciaio recuperato dalla demolizione di due vecchi capannoni riutilizzati direttamente in loco per creare un nuovo padiglione d’ingresso. L’obiettivo del progetto è quello di dare spazio ai pionieri del cambiamento” e di attuare, partendo dalla memoria del passato, un processo di trasformazione sociale tangibile e di transizione ecologica.

Cambiamenti graduali con poco sforzo

Il rinnovamento del campus seguirà un’approccio graduale: ogni cambiamento strutturale è visto come una reazione ai precedenti. I primi due cambiamenti da attuare sono il rifacimento dell’edificio adiacente all’ingresso principale (detto “Casa 1”) e la ristrutturazione dello Studio 1. Lo Studio 1 infatti non soddisfa più le esigenze della moderna produzione cinematografica. L’obiettivo degli architetti è quello di prolungare la vita dell’edificio in un modo che garantisca un futuro sostenibile per il campus, onorandone anche la storia. L’obiettivo verrà raggiunto tramite una “trasformazione a bassa tecnologia”.

Per quanto riguarda la Casa 1 ad esempio, il team ha progettato cambiamenti radicali con un minimo di materiale che raggiunga il massimo dell’effetto. L’obiettivo è porre fine ai problemi relativi al cattivo clima della stanza, al surriscaldamento in estate e lo scarso isolamento. Ad esempio, una “copertura” verde composta da una struttura in legno e piante rampicanti renderà la casa più efficiente.

 

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Uno sguardo al futuro

Il team di architetti olandesi MVRDV è noto per le trasformazioni sostenibili ed orientate al futuro. Jacob Van Rijs, socio fondatore di MVRDV, spiega: “Con la sua nuova attenzione alle questioni sociali, Atelier Gardens sta aiutando a definire una visione diversa della società e invitando più persone ad aderirvi”. Aggiunge poi: “Ridisegnando questo importante pezzo di storia del cinema berlinese, ne stiamo allungando la durata e combinando un passato emozionante con un futuro ottimista”.

La conversione degli Atelier Berlin Union-Film in “Atelier Gardens” è vista come una raccolta di progetti pilota, come un processo continuo, con la partecipazione e il feedback degli utenti che aiutano a definire la direzione futura del campus.

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Foto di geralt, da Pixabay