Il leader della CDU ci ripensa: non ci saranno collaborazioni con AfD

Dopo solo 24 ore da quella che sembrava un’alleanza con AfD, il leader della Cdu ritratta: non ci saranno collaborazioni

Friedrich Merz, leader della Cdu tedesca, sembrava determinato a collaborare con AfD, il partito ultranazionalista Alternative für Deutschland. Tuttavia, solo a 24 ore di distanza, un cambio di rotta: “anche a livello comunale non ci sarà collaborazione tra Cdu e AfD” ha scritto Merz su Twitter. Ciò smentisce quelle che sembravano fino a ieri serie intenzioni di rapporti tra i due partiti. Prima dell’autosmentita del leader della Cdu, il sindaco di Berlino era intervenuto per soffocare le intenzioni di cooperazione tra i due partiti “non collaboreremo con chi predica l’odio“, ha affermato.

“A livello locale potremmo allearci a Afd”, il giorno dopo Merz fa dietro-front

Solo ventiquattro ore prima, davanti a milioni di telespettatori in una intervista con Zdf, Merz aveva dichiarato che solo “a livello locale” ipotizzava alleanze con la Afd, il partito di estrema destra tedesco uscito vincente a Sonnenberg in Turingia. “Siamo obbligati ad accettare i risultati di elezioni democratiche” aveva affermato Merz “rinnegare un partito non ha mai portato a nulla di buono nella storia”, aveva infine dichiarato.

Solo ventiquattro ore dopo, il segretario del partito cristiano-democratico nonché capo dell’opposizione al Bundestag Freidrich Merz fa un passo indietro. La scelta è determinata anche dalle pesanti critiche che hanno fatto da eco alle sue dichiarazioni. In un tweet pubblicato in serata, Merz si corregge: “Lo ripeto di nuovo per essere chiaro a tutti e ribadisco di non aver mai detto diversamente: non ci sarà nessuna cooperazione tra CDU e AfD, nemmeno a livello comunale“.

Duri attacchi a Merz per le sue dichiarazioni

Subito dopo le dichiarazioni di Merz, il sindaco di Berlino ed esponente dell’Unione  Cristiano-Democratica Kai Wegner ha assunto una posizione inflessibile riguardo la possibilità di collaborare con il partito di estrema destra. “La Cdu non può, non vuole e non lavorerà con un partito la cui strategia politica è l’odio, la divisione e l’esclusione” ha dichiarato Wegner in un tweet.

Altre dure critiche sono arrivate dagli avversari politici della Cdu. Dirk Wiese, vice-capogruppo della Spd, ha descritto le dichiarazioni di Merz a dir poco scioccanti, infine rincara la dose affermando che Merz sta lavorando per demolire il muro di protezione tra la Cdu e la destra, creando un lasciapassare per coloro che nella Cdu dell’Est hanno sempre sostenuto una cooperazione. Inutile dire, infatti, che la situazione sociale e politica particolarmente problematica delle zone ex della Germania hanno portato ad una maggiore propensione per i partiti di destra più estrema. Era stato proprio Merz in persona, fresco di elezioni nel novembre 2021, ad assicurare di voler dimezzare i consensi dell’AfD, insieme ad altri membri del partito Cdu che unanimi avevano escluso la possibilità di dar voce ad un partito così problematico, oscurantista e populista.

Tra promesse e smentite

Le promesse fatte in passato, insieme alla preoccupazione che si sta diffondendo in Germania per il dilagare di idee politiche estremiste, hanno peggiorato ancora di più la posizione di Merz. E’ servita a poco, infatti, l’auto-smentita del leader della Cdu, che ormai aveva generato un effetto eco di critiche che non hanno intenzione di spegnersi, almeno per i prossimi giorni.

Leggi anche: Il leader della CDU Merz parla di alleanza con l’estrema destra: è polemica.

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Immagine: Pixabay.