Il compromesso europeo sui richiedenti asilo rischia di dividere i Verdi

Nonostante il malcontento della sua base, i Verdi hanno difeso l’inasprimento delle leggi sull’asilo contenute nelle nuove regole europee

Giovedì, i Ministri degli Interni dell’UE hanno concordato un inasprimento della legge sui richiedenti asilo. Secondo il compromesso raggiunto, le domande d’asilo saranno esaminate nei centri di prima accoglienza delle frontiere esterne. Dopo un periodo di 12 settimane, il richiedente asilo sarà indirizzato verso l’inizio delle procedure ufficiali.

Se non dovesse rispettare i criteri iniziali, come per esempio la provenienza da un paese con bassi tassi di riconoscimento, come Marocco, Nigeria o Turchia, il migrante sarà espulso. Quest’ultima pratica sarà facilitata in quanto i punti di raccolta centrale, posti nelle frontiere esterne, non saranno considerati territorio UE.

Il clima all’interno del partito dei Verdi è però teso dopo l’inasprimento della legge sull’asilo. Annalena Baerbock, Ministro degli Esteri tedesco e leader del partito dei Verdi ha chiesto la comprensione della parte arrabbiata del partito. In una lettera letta al Consiglio ha dichiarato inoltre che “Il compromesso raggiunto non è stato facile personalmente. In tutta onestà, si deve dire che se il Governo federale avesse deciso da solo il compromesso sarebbe stato differente.”

Annalena Baerbock difende il compromesso dalla rabbia della base dei Verdi

Nonostante il governo federale guidato da Scholz abbia lottato affinché le famiglie con bambini fossero esentate dalle rigide procedure di frontiera, i Verdi rimangono profondamente divisi sull’accordo raggiunto.

Insieme a Baerbock, anche il Ministro dell’Economia Habeck e il leader del partito Nouripour si sono schierati a favore del compromesso. Entrambi sono concordi nell’affermare che l’accordo raggiunto sia un passo necessario per dimostrare che l’UE possa ancora lavorare insieme, a supporto del fatto che l’unione è ancora un valore per l’Europa.

Nella lettera sopracitata Baerbock ha affermato che “la mancanza di un compromesso avrebbe significato che non sarebbero stati distribuiti altri rifugiati. […] Se oggi la Germania avesse votato contro il compromesso, insieme all’Ungheria e alla Polonia, tra gli altri, una politica europea comune in materia di asilo basata sul principio di solidarietà sarebbe stata fuori discussione per anni”.

Dibattiti all’interno del partito

Recentemente la leadership del partito è riuscita a sostenere molte decisioni difficili del governo, tra cui l’ampliamento delle autostrade o tempi più lunghi per lo smantellamento delle centrali nucleari. Ma su questo fronte, una parte del partito ha deciso di manifestare la propria opposizione apertamente.

I due leader dei Giovani Verdi si sono dichiarati “sbalorditi”, definendolo un compromesso disumano. Parlando a nome dei Verdi, anche l’eurodeputato Rasmus Andresen ha espresso un parere simile, dicendo che “gli stati membri dell’UE hanno perso la loro bussola morale”.

Sono ancora possibili dei cambiamenti sul compromesso?

L’accordo raggiunto ora è stato preso dal Consiglio dei Ministri UE, ma per arrivare a una legge definitiva si dovrà aspettare la decisione del Parlamento Europeo. In effetti, gli eurodeputati hanno la facoltà di modificare la riforma e nei prossimi mesi negozierà il piano con i rappresentati degli Stati dell’UE.

La posizione del Parlamento differisce ampiamente da quella dei Ministri degli Interni. La vicepresidente parlamentare Katarina Barley ha annunciato che i deputati cercheranno di impedire una “politica disumana per i rifugiati”. In generale, gli eurodeputati, chiedono che le procedure d’urgenza nei centri per richiedenti asilo alle frontiere non siano rese obbligatorie ma rimangano volontarie per gli Stati membri.

Leggi anche: Europa inasprisce le politiche migratorie

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

"/

Guarda foto e video e partecipa a concorsi per biglietti di concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su FacebookInstagramTwitter e Telegram