Germania, si dimette il sindaco dei Verdi che ha usato più volte la parola razzista N* in una conferenza
Dopo l’accusa di razzismo, Palmer viene accusato di banalizzazione dell’Olocausto
A seguito delle polemiche scoppiate a Francoforte, il sindaco di Tubinga Boris Palmer si è dimesso dal partito dei Verdi. Il ripetuto utilizzo della N-word da parte di Palmer ha suscitato l’ira dei manifestanti. La sua risposta: “Mi state mettendo la stella ebraica”.
La risposta di Palmer alle accuse di razzismo ha suscitato ancora più polemiche
Lo scorso venerdì, il primo cittadino di Tubinga Boris Palmer è stato invitato a una conferenza sull’immigrazione presso l’Università Goethe di Francoforte. Fuori dall’edificio, alcuni manifestanti lo hanno accusato di razzismo per aver utilizzato varie volte la parola N*. “Mi state affibbiando la stella di David” ha risposto il politico. “E questo, solo perché ho utilizzato una parola a cui colleghi tutto il resto. Se dici una parola sbagliata, sei un nazista”. Sono presto piovute altre critiche contro Palmer, accusato di banalizzare l’Olocausto.
Palmer si scusa e ricorda le proprie origini ebraiche
“La menzione della stella ebraica era sbagliata e completamente inappropriata” si è poi scusato il sindaco. “Quando mi sento ingiustamente attaccato e reagisco impulsivamente, mi difendo in un modo che peggiora solo le cose”.
Ha riferito, inoltre, che non aveva intenzione di banalizzare l’Olocausto dal momento che la sua famiglia era di origine ebraica, e suo nonno era stato costretto a emigrare in America per sfuggire alle persecuzioni. Ha dunque ricordato di aver visitato il cimitero con le tombe dei suoi antenati, quando era stato profanato dai neonazisti, e di essere stato quasi picchiato, da ragazzo, da un gruppo di giovani che urlavano di voler “gasare” suo padre.
Le dimissioni sono arrivate lunedì
Già a inizio maggio 2021, il partito Alleanza 90/Verdi aveva deciso di avviare una procedura di esclusione contro Boris Palmer per le sue controverse dichiarazioni. Era stato successivamente annunciato un compromesso: il capo del municipio di Tubinga sarebbe rimasto nel partito almeno fino alla fine del 2023. Eletto per la terza volta sindaco di Tubinga nell’ottobre 2022, le polemiche sembravano essersi sopite.
Il primo maggio 2023, però, a seguito dello scontro verbale coi manifestanti di Francoforte, Palmer ha annunciato le sue dimissioni dal partito. “Voglio evitare che le attuali discussioni su di me diventino un altro annoso fardello per il partito, per il quale ho combattuto dal 1996 con cuore e anima”. Ha affermato di volersi prendere una pausa dalle sue cariche istituzionali anche a causa di un’infezione respiratoria.
Windfried Kretschmann (Verdi) ha lamentato le dimissioni di Palmer come “straordinariamente dolorose” ma necessarie. Chris Kühn, membro del Bundestag di Tubinga col partito dei Verdi e oppositore di Palmer all’interno del partito, le considera invece “un passo logico, dopo un’alienazione divenuta evidente da molti anni”. Riguardo gli eventi di Francoforte, Kühn aveva twittato che, ancora una volta, si vergognava del sindaco della sua città natale.
E’ un peccato per una città che ha svolto e continua a svolgere un ruolo pioneristico a livello nazionale, e che potrebbe riuscire a diventare climaticamente neutrale entro il 2030, anche grazie al suo sindaco. Ma il peso delle parole va oltre l’intelligenza e la sostenibilità delle sue politiche.
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