Germania, l’Union propone di far pagare 20€ per le visite in pronto soccorso per limitarle

Il sindacato chiede una tassa di pronto soccorso se ci si presenta senza previa valutazione telefonica

I medici dell’assicurazione sanitaria obbligatoria propongono una tassa per i pazienti che si presentano al pronto soccorso senza previa valutazione telefonica iniziale. L’Unione, il gruppo parlamentare composto dall’Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU) e l’Unione Cristiano-Sociale di Baviera (CSU), sostiene l’iniziativa. Verdi e Sinistra si oppongono.

Per alleggerire il carico degli ospedali, si chiedono 20€ ai malati non gravi in pronto soccorso

La crisi pandemica ha fatto emergere l’importanza del servizio sanitario nazionale, e sono stati molti gli interventi per migliorarlo. L’Unione CDU/CSU ha proposto una tassa di 20€ per le persone che si presentano al pronto soccorso senza una previa valutazione telefonica iniziale, per ridurre i tempi di attesa. Secondo il modello danese, la tassa alleggerirebbe così l’onere per i servizi di emergenza, per le ambulanze, e migliorerebbe il trattamento delle reali emergenze.

Le persone non ammesse dal servizio di ambulanza sarebbero tenute a chiamare il numero di emergenza 112 o la guardia medica 116117, dove verrà effettuata la valutazione e in caso sarà fissato un appuntamento per il pronto soccorso. Presentarsi senza appuntamento costerebbe invece 20€.

Già un mese fa Andreas Gassen, il capo della Kassenärzte, aveva fatto una richiesta simile, che era però stata respinta dal ministro federale della sanità Lauterbach (SPD).

Verdi e Sinistra: “una proposta insensata e antisociale”

Secondo i Verdi e la Sinistra, la tassa per il pronto soccorso disincentiva le fasce di reddito basse dal farsi visitare. Anche l’Associazione dei medici generali e alcune compagnie di assicurazione sanitaria sono contrarie alla misura.

Secondo Markus Beier del RedaktionsNetzwerk Deutschland (RND), il sovraccarico dei pronto soccorso è un “guasto del sistema” che non si risolve con una tassa antisociale. “Molte persone semplicemente non sanno quando dovrebbero andare, dove e con quali sintomi” sostiene Beier. “Spesso non è per cattiva intenzione, ma è dovuto al fatto che il nostro sistema sanitario è estremamente complesso. Se mandi le persone da sole in un labirinto, non dovresti sorprenderti se escono dalla parte sbagliata”. C’è quindi bisogno di “un migliore controllo, in modo che i pazienti passino attraverso il sistema sanitario in maniera coordinata”.

Già a causa dell’inflazione le persone devono sostenere costi più elevati, come sostiene anche il ministro della sanità Karl Lauterbach. Una tassa di ammissione per i servizi di emergenza scoraggerebbe le persone a basso reddito dalle visite mediche necessarie, e di conseguenza i sintomi inizialmente trascurati potrebbero tradursi in patologie incurabili, rendendo ormai inutili le terapie. La stessa tassa potrebbe rivelarsi infine un impegno burocratico aggiuntivo per gli ospedali.

Non solo la Germania

Anche il Consiglio nazionale svizzero ha proposto una tassa di 50 franchi ai pazienti che si presentano al pronto soccorso con disturbi lievi, ma l’iniziativa è stata respinta. Se la maggioranza del Consiglio riteneva la misura un modo per “rafforzare la responsabilità individuale”, Flavia Wasserfallen (PS/BE) teme che le persone a basso reddito inizino a trascurare i propri sintomi per non pagare la tassa.

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Foto da: Pixabay