Der Osterhase: il coniglio pasquale nella lingua tedesca

Nei paesi germanofoni il coniglio pasquale lascia doni per i bambini. Vediamo alcune connotazioni e modi di dire con Hase in tedesco.

In tedesco la parola Hase identifica la lepre, mentre il coniglio è il Kaninchen. È la lepre l’animale che dipinge le uova per Pasqua e le nasconde, cosicché i bambini le debbano cercare. Già nell’antica cultura europea questo animale, prolifico agli inizi della primavera, era un simbolo della rinascita della natura e della fertilità, che poi coincise con la festività della Pasqua.

Le origini del coniglio pasquale

Le origini della “lepre di Pasqua” (Osterhase) risalgono alla tesi di dottorato del medico di Francoforte Johannes Richier, intitolata “De ovis paschalibus – von Oster-Eyern” (sulle uova di Pasqua) pubblicata nel 1682. Egli aveva rappresentato una lepre pasquale che nei territori di confine come la Vestfalia, l’Alsazia e il Palatinato, metteva delle uova tra l’erba del giardino, nascondendole, al fine di divertire adulti e bambini. Questa raffigurazione divenne poi celebre quando nel XX secolo si iniziarono a produrre i primi conigli e uova di cioccolato.

La lepre in tedesco

Il termine Hase deriva dall’indoeuropeo *k̑as- ‘grigio’. Una delle principali caratteristiche di questo animale è la sua timorosità in termini composti come Hasenfuß, che indica il fifone, una persona estremamente paurosa, così come Hasenherz e Angsthase. Anche nei seguenti modi di dire si sottolinea la sua pavidità:

  1. Hasenpanier ergreifen: darsela a gambe. Ciò trae origine dalla codina dei conigli che si alza come fosse un Panier (un vessillo, uno stendardo) nei momenti di terrore.
  2. furchtsam wie ein Hase: pauroso come una lepre.

Ci sono invece altre espressioni non collegate alla paura, come:

  1. ein alter Hase: paragonabile a “una vecchia volpe” in italiano. Ciò si riferisce al fatto che i conigli di solito non vivono molto a lungo perché hanno tanti nemici. Un coniglio che invecchia deve essere molto abile perché è sempre sfuggito ai cacciatori.
  2. ein heuriger Hase sein identifica una persona nata da poco, quindi con poca esperienza e abilità.
  3. wissen, wie der Hase läuft ovvero sapere come funzionano le cose. La lepre è scaltra nel fuggire dai chiodi e altri ostacoli imprevedibili, perciò chi la vuole catturare deve sapere come sarà il percorso.
  4. Da liegt der Hase im Pfeffer! che corrisponde a E qui che casca l‘asino! La sua origine sta nel fatto che la lepre venisse mangiata e servita con una salsa di pepe. Essendo il suo sapore coperto dalla salsa, non si capisce cosa si sta mangiando. Ciò avviene anche quando non si capisce l’origine di un problema.
  5. Mein Name ist Hase ovvero non so niente! Questo detto non ha nulla a che vedere con l’animale, ma risale allo studente di Heidelberg Viktor von Hase, che aveva aiutato un compagno di studi a fuggire in Francia prestandogli la sua tessera studentesca. Le autorità lo scoprirono e lo interrogarono, ma egli rispose sempre: “Mi chiamo Hase, non so niente”.

Varianti in giro per l‘Europa

In alcune zone della Svizzera, come nell’Emmental, è il cuculo a portare le uova. In Vestfalia è la volpe, in Boemia è il gallo, mentre in Turingia è la cicogna. Un’altra credenza indica invece le campane come le portatrici di uova durante la veglia pasquale.

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