Crisi, Galeria Kaufhof e Karstadt chiudono dozzine di centri commerciali in Germania

Il centro commerciale Galeria Kaufhof-Karstadt ha annunciato la chiusura di 52 negozi in Germania entro gennaio 2024

La Galeria Karstadt Kaufhof, uno dei più grandi gruppi di grandi magazzini in Germania, è in crisi da anni; ora si trova in una procedura di insolvenza che richiederà una drastica riorganizzazione del personale. Il gruppo ha annunciato la prossima chiusura di 52 negozi in tutto il Paese. I primi 21 negozi chiuderanno entro la fine di giugno 2023 e altri 31 entro la fine di gennaio 2024.

La chiusura

Attualmente Kaufhof impiega 17.400 lavoratori in 129 negozi in tutto il Paese. Secondo il consiglio dei lavoratori di Kaufhof-Kardstadt, 5.000 dipendenti resteranno senza lavoro a causa delle chiusure. Quest’estate, infatti, chiuderanno i battenti i negozi di Amburgo, Monaco, Lipsia e altre 17 città tedesche. Poi, dal 31 gennaio 2024, chiuderanno definitivamente le filiali di Berlino, Düsseldorf, Francoforte, Stoccarda, Brema e altre 35 località. La Pandemia ha segnato gravemente la catena Kaufhof-Kardstadt, che già nel 2019 ha dovuto affrontare difficoltà finanziare a causa della forte concorrenza.

Una crisi che dura da anni

Nell’ottobre 2022 la catena è stata salvata dalla crisi per la seconda volta in meno di tre anni, ricevendo ogni volta 680 milioni di euro dal Fondo di stabilizzazione economica tedesco (WSF). Secondo l’amministratore delegato Miguel Müllenbach, l’aumento del costo dell’energia e il crollo dei consumi in Germania, hanno aggravato la situazione economica dell’azienda. Il gruppo Galeria, del resto,  Karstadt Kaufhof ha già dovuto ricorrere a ben due procedure di insolvenza protettiva ultimi tre anni. Durante una di queste procedure, la Galeria Karstadt Kaufhof aveva già chiuso 40 filiali, tagliando circa 5.000 posti di lavoro.  Nel tentativo di salvataggio dell’azienda, nonostante siano stati condonati debiti per quasi due miliardi di Euro, il sollievo è stato solo temporaneo.

I licenziamenti

I dipendenti destinati al licenziamento non sono solo quelli impegnati nelle filiali prossime alla chiusura: anche nei punti vendita che resteranno aperti sono previsti tagli del personale e una riduzione dei punti vendita. È prevista, inoltre, una riduzione dei dipendenti dell’amministrazione centrale dell’azienda. La chiusura dei negozi, invece, avverrà in due blocchi, alla fine di giugno e alla fine di gennaio dell’anno prossimo. Tanto il consiglio dei lavoratori, quanto la dirigenza, hanno commentato la decisione di chiudere le filiali in toni di estremo rammarico. Per compensare la perdita di posti di lavoro, i dipendenti interessati riceveranno un’indennità di licenziamento.

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Immagine di copertina:Foto di Anja da Pixabay