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Circa una persona su 5 in Germania è immigrata, 18% in totale

I dati statistici sugli immigrati in Germania: una tendenza in aumento

Secondo le statistiche del 2022, poco meno di una persona su cinque che vive oggi in Germania è immigrata. Nell’ultimo decennio, il numero di persone che arrivano in Germania per sfuggire ai conflitti, per cercare un lavoro o per ricongiungersi alle proprie famiglie è aumentato in modo vertiginoso. I dati dell’Ufficio federale di statistica (Destatis) hanno rivelato che nel 2022 in Germania erano presenti circa 15,3 milioni di immigrati, ovvero il 18,4% degli 83,2 milioni di abitanti. In confronto, l’Italia conta solo 5 milioni di stranieri su un totale di 58 milioni di abitanti, quindi l’8,6% sul totale della popolazione (dati Istat).

Una panoramica

Se si includono i bambini nati in Germania da due genitori non tedeschi che vivono nella Repubblica federale, la cifra sale a 20,2 milioni. Rispetto all’anno scorso, c’è stato un aumento del 6,3% nel numero di persone che si sono trasferite in Germania o che sono nate da genitori stranieri.

Queste cifre non includono il numero di persone con un background migratorio che sono nate da un genitore non tedesco. Questo gruppo conta altri 3,9 milioni di persone, il che significa che un quarto delle persone che vivono in Germania ha un background migratorio. A Berlino, il mix è ancora più ampio: il 40% degli abitanti della città tedesca ha dichiarato di avere un background migratorio nella propria famiglia.

Immigrazione e mercato del lavoro in Germania

Le crisi in Ucraina e in Afghanistan hanno fatto sì che la Germania abbia registrato un’elevato tasso di immigrazione negli ultimi anni. Siria, Romania, Polonia e Ucraina sono i paesi da cui proviene la maggioranza dei migranti che vivono oggi in Germania. Chiaramente, anche gli italiani costituiscono una folta comunità, componendo una diaspora di quasi 650 mila cittadini.

Nell’ultimo decennio, poco più di 6 milioni di persone sono emigrate in Germania e il migrante medio era più giovane del cittadino tedesco medio (30 e 47 anni rispettivamente). Se la maggior parte degli immigrati è giunta in Germania per fuggire da un conflitto o per chiedere asilo (27,9%), un gran numero si è trasferito in Germania anche per cercare lavoro (24,2%).

Questa tendenza è una buona notizia per un Paese con una carenza di lavoratori da record, con 630.000 posti di lavoro attualmente vacanti in Germania. Dai dati Eurostat 2021 emerge, infatti, che la Germania ha un tasso di posti di lavoro vacanti pari al 3,2%, quasi il doppio dell’1,8% italiano. Secondo il direttore dell’Agenzia federale per il lavoro, Andrea Nahles, anche se la Germania dovesse “sfruttare tutto il potenziale nazionale, [coprire i 630.000 posti vacanti] non sarà possibile senza un’ulteriore immigrazione, anche per ragioni demografiche. Abbiamo bisogno sia di manovalanza che di lavoratori qualificati”.

Leggi anche: Germania, mai così pochi lavoratori qualificati: c’è lavoro per almeno 6mila persone – Berlino Magazine

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