Germania, mai così pochi lavoratori qualificati: c’è lavoro per almeno 6mila persone

600.000 posti vacanti, numeri di una carenza di lavoratori qualificati in Germania più alta che mai, nonostante gli altissimi tassi di occupazione. Servono formazioni specializzate per giovani e immigranti

Secondo il nuovo rapporto dell’Istituto dell’economia tedesca il divario di competenze lavorative continua a crescere in Germania. Il rapporto mostra che, nonostante la ripresa economica del 2022, i datori di lavoro non sono riusciti a coprire circa 630.000 posti vacanti nei loro settori, a causa di una forte correlazione tra il livello di competenze richiesto e la difficoltà a trovare chi ne disponga. I settori tecnologico, edile e ingegneristico sono quelli più in crisi, ma anche la sanità, i servizi sociali, l’insegnamento e l’istruzione sono stati duramente colpiti dalla carenza di lavoratori qualificati. Si registrano situazioni di difficoltà per mancanza di manodopera anche nei servizi commerciali, della distribuzione e del turismo, dove il numero di posti vacanti è triplicato dall’anno scorso. Urge una maggiore integrazione degli immigrati nel mondo del lavoro ed un ritorno agli apprendistati come scelta di formazione professionale tra i giovani.

Il ruolo della forza lavoro immigrata è ormai cruciale, in termini sia di manodopera che di lavori qualificati

L’istituto dell’economia tedesca ritiene che il paese non sarà in grado di risolvere la carenza di lavoratori qualificati senza un significativo aumento dell’immigrazione. Nonostante infatti a marzo si sia registrato il numero record di occupati a livello nazionale, pari a 45,6 milioni di persone, questo aumento è dovuto quasi esclusivamente all’ingresso di immigrati, in particolare extracomunitari, nella forza lavoro tedesca.

“Anche se aumentiamo tutto il potenziale nazionale, questo non sarà sufficiente a sopperire le nostre esigenze produttive senza un’ulteriore supporto dell’immigrazione. a dircelo sono i dati demografici”, ha spiegato il capo dell’Agenzia federale per il lavoro, Andrea Nahles. Il quale ha ribadito ancora che: “abbiamo bisogno di lavoratori immigrati in termini sia di manodopera che di mestieri qualificati”.

Il governo stringe su un nuovo piano per il lavoro: l’obbiettivo è integrare al meglio ogni potenziale risorsa, dagli studenti ai lavoratori qualificati (UE e extracomunitari)

L’opinione di Nahles è condivisa anche dall’attuale governo, che spera di incoraggiare un nuovo afflusso di lavoratori qualificati nel Paese. In un disegno di legge pubblicato all’inizio di quest’anno, il Ministero degli Interni ha previsto nuove regole di immigrazione meno rigide per i lavoratori qualificati, condizioni più interessanti per gli studenti e i titolari di Carta Blu (programma UE per lavori professionalizzati) e un nuovo sistema a punti per i potenziali disoccupati.

Il tutto potrebbe entrare in vigore entro l’estate, proiettando ancor di più la Germania ad affermarsi come principale polo di riferimento nel continente per lavoro e sviluppo di competenze professionali. Con uno sguardo inoltre rivolto anche ai cittadini extracomunitari oltre che ai residenti europei.

La poca attrattività degli apprendistati e la carenza di lavori qualificati tra le generazioni più giovani

Un altro problema nel trovare lavoratori qualificati è il fatto che la Germania ha registrato un forte calo nel numero di giovani che scelgono di fare un apprendistato o un’altra formazione professionale. Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica all’inizio di questa settimana, attualmente in Germania ci sono circa 1,25 milioni di apprendisti che seguono una formazione.

Il numero di persone che accedono ai corsi di formazione è leggermente aumentato dopo la pandemia, ma è ancora in calo di ben l’otto per cento rispetto ai livelli pre-pandemia. Gli esperti ritengono che ciò possa essere in parte dovuto alla mancanza di opportunità di formazione e networking durante il Covid. Ciò ha probabilmente aggravato la mancanza di interesse per l’apprendistato, condizione che però la Germania sta combattendo anche da prima.

Leggi anche: Lavoro in Germania, tante posizioni scoperte. Il piano del Governo per attrarre più stranieri

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram, Twitter e Telegram