://about blank: serata dedicata a Michel Foucault
All’://about blank, al posto della techno, si parlerà di Michel Foucault per l’anniversario della pubblicazione di “Wahnsinn und Gesellschaft. Eine Geschichte des Wahns im Zeitalter der Vernunft”
Scritto da Celeste Novaro e Davide Rinaldi
Siamo stati al club ://about blank per sentir parlare di Foucault dalla professoressa Siebenpfeifer, in occasione del 50° anniversario dalla pubblicazione della traduzione tedesca di “Folie et déraison. Histoire de la folie à l’âge classique”. La professoressa ha tenuto una conferenza in tedesco sul contenuto e sulla ricezione del lavoro di Michel Foucault. Si tratta di un testo che ha fissato gli standard per comprendere la storia del concetto di follia ed i meccanismi sociali di inclusione ed esclusione.
Il club ://about blank ci accoglie per sentire la professoressa Siebenpfeifer parlare di Foucault
Andiamo al rinomato club techno ://about blank. Non siamo qui per sentire la techno, ma una conferenza su Michel Foucault. Il club infatti ha colto l’occasione del 50° anniversario della pubblicazione tedesca di “Folie et déraison. Histoire de la folie à l’âge classique” per invitare la professoressa Hania Siebenpfeifer dell’Università di Marburgo a parlarne.
La location dell’://about blank offre un giardino interno costituito da strutture in legno molto semplici ma curate. Parliamo con gli organizzatori spiegando perché siamo lì e si dimostrano estremamente gentili ed accoglienti. Anche la professoressa è molto disponibile e collaborativa, mostrando un’elevata competenza ed esperienza nel settore delle conferenze.
Al bar prendiamo una birra per accompagnare la conferenza e ci sediamo. Il pubblico era composto da una quarantina di persone molto attente e rispettose. La conferenza si tiene tutta in tedesco. La professoressa si aiuta nell’esposizione con un PowerPoint, che però viene proiettato su uno schermo parecchio distante da lei e non facilmente visibile da tutti. Alla fine della conferenza viene proiettato il video di un’intervista a Foucault definita «pretty unknown» dalla professoressa.
La professoressa Hania Siebenpfeifer è una relatrice esperta
La professoressa Hania Siebenpfeifer presenta il contenuto e la ricezione del lavoro di Michel Foucault. Nel 1961 Michel Foucault conclude la sua tesi di dottorato, che consiste nella sua prima opera importante: “Folie et déraison. Histoire de la folie à l’âge classique”. Nel 1972 viene pubblicata una seconda edizione dell’opera, che sarà la base della maggior parte delle traduzioni. In tedesco la composizione viene tradotta con il titolo “Wahnsinn und Gesellschaft. Eine Geschichte des Wahns im Zeitalter der Vernunft” che viene pubblicata, appunto, nel 1973 dalla serie editoriale Suhrkamp STW. Il traduttore è Ulrich Köppen. Questa edizione segue la versione del 1961 di Plon, con alcune piccole modifiche apportate con l’accordo di Michel Foucault.
La professoressa Hania Siebenpfeifer è una germanista tedesca ed attualmente insegna all’Università di Marburgo. È professoressa presso il Dipartimento di studi e arti tedesche della Philipps-Universität Marburg, dove insegna letteratura moderna dal 2018. I suoi campi di ricerca si focalizzano sulla letteratura tedesca ed europea dal XVI secolo ad oggi, con particolare attenzione alla prima età moderna (dal XVI al XVIII secolo). Il suo focus accademico si concentra sull’inter-relazione tra letteratura, scienza e conoscenza da un lato, e letteratura e diritto dall’altro. Inoltre, lavora e ha pubblicato scritti riguardanti Foucault e la teoria del discorso, la materia e materialità (letteraria), il genere, la fantascienza e i romanzi gialli.
Folie et déraison. Histoire de la folie à l’âge classique, la tesi di dottorato di Foucault
Folie et déraison. Histoire de la folie à l’âge classique è la prima opera importante di Michel Foucault. In essa il filosofo affronta la storia della follia e lo sviluppo di un regime di conoscenza sulla salute e sulla malattia mentale, per cui affrontare la follia vuol dire anche occuparsi della sua controparte: la ragione, che diventa punto di riferimento positivo nella società moderna e per il soggetto moderno (maschile) per eccellenza. Il testo ha fissato gli standard per comprendere i meccanismi sociali di inclusione ed esclusione negli anni successivi alla sua pubblicazione.
La professoressa Hania Siebenpfeifer ha introdotto lo studio di Foucault sulla follia in età classica. L’opera rappresenta un’archeologia della follia in epoca premoderna, divisa in quattro tappe: Alto Medioevo, Tardo Medioevo o Rinascimento, prima età moderna ed infine Illuminismo. La tesi di fondo potrebbe essere che il soggetto moderno sia un prodotto della follia e non della ragione. Secondo la professoressa, l’opera rappresenta una controstoria dell’Illuminismo francese, rivisitando l’idea per cui l’Illuminismo liberò le persone e stabilì un regime di tolleranza e cura. Dopo aver collocato la versione originale francese dell’opera dal punto di vista storico-conoscitivo, la professoressa ha spiegato il contesto dell’opera e del pensiero di Foucault, elencando gli altri testi del filosofo. Infine ha parlato della traduzione tedesca del 1973.
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