I 5 trattati principali di cooperazione tra Germania e Italia dal 1950 a oggi

Un tuffo nella storia recente attraverso 5 trattati che segnano il rapporto tra Germania e Italia

Tra Italia e Germania intercorrono da sempre legami di diversa natura che fondano le proprie radici in tempi molto remoti. Diversi sono gli accordi e i trattati che nel corso della storia hanno regolato la cooperazione tra i due Paesi e, nel quadro europeo, la Germania oggi rappresenta senza alcun dubbio il primo partner commerciale per l’Italia.

Solo qualche mese fa, il governo Draghi stava discutendo con il governo tedesco la firma di un nuovo Trattato di cooperazione, i cui dettagli contenutistici non sono noti, ma il cui punto focale sembra essere sicuramente l’economia. Si era anche parlato di un eventuale coinvolgimento della Francia, ampliando il possibile accordo cooperativo alla politica estera ed energetica. Con il cambio del governo italiano, però, ci si chiede se il Trattato sia stato accantonato o se si arriverà alla ratifica.

Di seguito un’analisi di 5 dei principali trattati di cooperazione tra Germania e Italia nei tempi più recenti.

Accordo italo – tedesco del 20 dicembre 1955:

Tale accordo viene considerato l’ultimo step di una serie di accordi e convenzioni che Italia e Germania firmano nel 1953, anno che segna l’inizio di una più intensa e duratura collaborazione tra i due Paesi. In particolare, l’Accordo italo-tedesco del 1955 ha l’obiettivo di reclutare manodopera italiana, proveniente soprattutto dal Mezzogiorno e dalle isole, in cui il problema della disoccupazione era particolarmente radicato. Si prevedono contratti di lavoro a tempo determinato, dalla durata non superiore ad un anno con l’obbligo di rientrare in Italia una volta terminata l’attività lavorativa per la quale i lavoratori vengono reclutati. Questo al fine di disincentivare lo stabilizzarsi dei lavoratori italiani sul territorio tedesco.

Trattato di Roma del 1957:

Firmato a Roma il 25 marzo ed entrato in vigore con l’iniziare dell’anno successivo, è il trattato che fonda la Comunità Economica europea (CEE), che poi diventerà l’Unione Europea (UE). Italia e Germania sono due dei Paesi fondatori, insieme a Belgio, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi, ed entrambi ricoprono un ruolo di rilievo nella sua attuazione. Lo scopo alla base della fondazione della CEE è una maggiore integrazione tra gli Stati e la creazione di un mercato comune che favorisca la crescita economica.

Convenzione per evitare le doppie imposizioni e prevenire le evasioni fiscali del 1989:

Si tratta di un trattato internazionale con il quale i Paesi contraenti regolano l’esercizio della propria potestà impositiva, al fine di eliminare le doppie imposizioni sui redditi e sul patrimonio dei rispettivi residenti. Un ulteriore scopo è quello di prevenire l’evasione e l’elusione fiscale, nonché di definire disposizioni sulla cooperazione amministrativa.

Accordo sul miglioramento del trasporto ferroviario che attraversa le Alpi del 1990:

Questo è solo uno degli otto protocolli previsti da “La Convenzione delle Alpi“, un accordo più ampio che mira ad armonizzare le politiche dei Paesi firmatari, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Italia, Liechtenstein, Monaco e Slovenia. Agisce sugli interessi economici coinvolti nelle Alpi, con l’obbligo di proteggere un patrimonio naturale minacciato. L’obiettivo del protocollo è l’identificazione di una politica di sviluppo sostenibile per il settore dei trasporti nel territorio alpino, che combini tutela ambientale e sostenibilità con lo sviluppo di modalità alternative al trasporto su strada. Si fa leva in particolare sulla rotaia, oltre che sulla creazione di un adeguato sistema di tariffazione del traffico alpino.

Protocollo di cooperazione culturale tra Italia e Germania del 2002:

Con questo accordo i due Paesi si impegnano in una cooperazione bilaterale nei campi dell’istruzione, della scienza e della cultura. Le Università ed altri Istituti di Istruzione Superiore sono protagonisti di questo accordo tramite lo scambio di docenti e studenti, dati e informazioni, nonché attraverso la realizzazione di progetti di ricerca comuni, seminari e congressi, con conseguente riconoscimento dei reciproci titoli di studio. La diffusione delle rispettive lingue e culture nei due Paesi rappresenta un elemento di particolare rilevanza allo scopo di approfondire le relazioni culturali italo-tedesche. Per questa ragione, l’accordo riconosce meritevolmente i diversi istituti e associazioni culturali italo-tedesche presenti nei due territori e promuove la traduzione e la pubblicazione di opere classiche e contemporanee di alto valore che contribuiscano ad una migliore conoscenza reciproca della letteratura, della scienza e dell’arte.

Leggi anche: L’Italia e l’esempio della Germania, dall’economia al nuovo Trattato di Stato sul gioco

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Immagine di copertina: Foto di Jörn Heller da Pixabay