Un meraviglioso video racconta la gentrificazione del quartiere berlinese di Kreuzberg

Il collettivo di artisti Oddviz ha creato un video che riassume la gentrificazione del quartiere berlinese di Kreuzberg

Negli ultimi due decenni, i quartieri di Berlino che avevano ospitato fino agli anni ’90 la classe operaia sono ora diventati quartieri costosi ed esteticamente “ripuliti”. Kreuzberg e Neukölln sono i principali esempi di distretti che hanno costretto molti dei loro ex residenti a trasferirsi per lasciare spazio a nuovi inquilini più ricchi. Caffè più costosi e studi di yoga hanno sostituito i pub d’angolo, vengono cancellati i graffiti e si dipingono le facciate delle case color pastello. La gentrificazione a Berlino è un argomento da cui siamo tutt* in una certa misura colpiti. La visualizzazione del collettivo di artisti oddviz, composto da Serkan Kaptan, Cagri Taskin ed Erdal Inci affronta il tema della gentrificazione nel quartiere di Kreuzberg in un modo apparentemente elementare, ma davvero commovente. Il video raffigura le facciate di case piene di street art e graffiti che si dissolvono nel nulla.

Kreuzberg Shedding from oddviz on Vimeo.

“Berlino è una città dove la libertà di espressione nelle strade si vede sui muri sotto forma di graffiti, stencil e adesivi. Kreuzberg è un quartiere che è stato liquidato per molti anni a causa della sua vicinanza al Muro di Berlino, ospitando soprattutto comunità bohémien e di immigrati. Negli ultimi decenni, la gente si è riversata a Berlino, attratta dalla sua relativa accessibilità economica, dalla ricchezza culturale e dallo spirito “anything-goes”. Ma ora la città sta cercando di regolare ciò che altrove si è dimostrato inarrestabile: la gentrificazione. Una volta che questo processo di gentrificazione inizia in un quartiere, va avanti rapidamente fino a quando tutti o la maggior parte degli occupanti originari della classe operaia vengono spostati e l’intero carattere sociale del quartiere viene cambiato“, si legge dalla pagina del collettivo.

Il progetto “Inventory”

Il video fa parte della serie “Inventory”. Tramite quest’ultima il collettivo ha catturato la cultura di strada in diverse città come Berlino, Istanbul, New York e Venezia. Per il progetto Kreuzberg, sono state rappresentate quasi 200 facciate con la tecnica della fotogrammetria (tecnica di rilievo tramite scansione 3D di fotografie). Queste scansioni non sono state utilizzate solo per l’affascinante video “Kreuzberg Shedding”, ma anche per due composizioni che riorganizzano l’intera struttura architettonica del quartiere.

© Oddviz | Kreuzberg I | 2018 | 150 x 266 cm diasec stampa, 5 ed + ap | Stampa a pigmenti d'archivio 84 x 150 cm, 5 ed + ap

© Oddviz | Kreuzberg I | 2018 | 150 x 266 cm diasec stampa, 5 ed + ap | Stampa a pigmenti d’archivio 84 x 150 cm, 5 ed + ap

“Inventory è un progetto artistico in cui scaviamo le caratteristiche effimere dello spazio pubblico e dell’arredo urbano. Lo spazio pubblico raccoglie costantemente cultura poiché le superfici sono dipinte con etichette, graffiti e ricoperte di adesivi. Le condizioni cambiano con il tempo, gli impatti e la manutenzione. Le interferenze creano unicità, ma a differenza dei beni culturali protetti nei musei o nelle gallerie, l’arredo urbano è in costante pericolo di rinnovamento o sostituzione. Documentiamo e conserviamo oggetti in formato digitale 3D per creare un inventario e rivelarlo sotto forma di installazioni virtuali che riflettono le vibrazioni delle città”.

© Oddviz | Kreuzberg II | 2018 | 150 x 225 cm diasec stampa, 5 ed + ap | Stampa a pigmenti d'archivio 100 x 150 cm, 5 ed + ap

© Oddviz | Kreuzberg II | 2018 | 150 x 225 cm diasec stampa, 5 ed + ap | Stampa a pigmenti d’archivio 100 x 150 cm, 5 ed + ap

Berlino, una città afflitta dalla gentrificazione

Nella Berlino di oggi è difficile trovare un’area della città libera da costruzioni. Le gru sono visibili in ogni quartiere e quasi ogni strada ha almeno un edificio in fase di ristrutturazione. Il concetto di cambiamento rapido è stato un elemento dell’identità di Berlino sin dalla caduta del Muro nel 1989. Il costante afflusso di persone, nonché di denaro, ha fatto sì che anche il costo della vita sia cresciuto in modo esponenziale. Ciò ha portato alla gentrificazione in tutta Berlino. Questo processo si estese da Mitte e Prenzlauer Berg, nell’est appena liberato, a Kreuzberg, Neukölln e Friedrichshain. Queste tre zone in particolare erano state zone di confine lungo l’ex Muro, ma si trovarono improvvisamente nel cuore della città.

In particolare negli ultimi anni, la gentrificazione si fa sentire attraverso gli aumenti degli affitti. Sono sempre di più le scappatoie che consentono ai proprietari delle case lo sfratto e agli inquilini il compito sempre più difficile di trovare alloggi a prezzi accessibili all’interno della città. Dal 2004, i prezzi degli immobili sono più che raddoppiati: nel 2017 erano già aumentati del 20,5 per cento. Anche se questo è certamente il modo tipico in cui il processo di gentrificazione si è radicalizzato in altre grandi capitali, ci si augura che Berlino sarà in grado di resistere attraverso modi diversi di vivere la città. “Alla fine, Berlino ha sempre avuto i suoi modi“.

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Immagine di copertina:© oddviz, screenshot da Vimeo