Sindaco di Berlino, errori incredibili nei seggi nel 2021: la Corte Costituzionale vuole nuove elezioni

La Corte Costituzionale di Berlino si è riunita mercoledì 28 settembre per stabilire se le elezioni di settembre 2021 siano invalide.

Mercoledì 28 settembre 2022 la Corte Costituzionale di Berlino si è riunita per stabilire se il risultato delle elezioni dell’anno scorso fossero valide o meno. Durante le elezioni del 26 settembre 2021 ci sono stati molti problemi tra cui un numero insufficiente di schede per i vari distretti e una scorretta organizzazione delle elezioni in concomitanza con quelle del Bundestag. Molti hanno voluto partecipare alla seduta della Corte Costituzionale, a tal punto da doverla organizzare nell’aula magna della Università libera di Berlino-Dahlem.

Le elezioni statali di Berlino 2021: un caos

Tra le varie problematiche constatate era emerso che diversi distretti non avevano ricevuto un numero sufficiente di schede, ci sono stati diversi seggi con tempi di attesa molto lunghi, alcuni addirittura chiusi per qualche ora.

Le cifre riportate dai seggi hanno fatto sì che la Corte Costituzionale decidesse di prendere una decisione sulla validità di queste elezioni. Il Frankfurter Allgemeine ha riportato che i seggi sono rimasti chiusi per ben 83 ore in totale. Molti elettori non hanno potuto votare a causa di queste chiusure temporanee.

Opinione divisa: l’SPD non è d’accordo

Secondo quanto dichiarato dalla Corte Costituzionale tutti questi errori sommati costituiscono un buon motivo per stabilire che il mandato dell’SPD non può essere valido. L’unico modo per risolvere questo problema è l’organizzazione di una nuova elezione dei rappresentanti dello Stato di Berlino.

Molte sono state le voci sfavorevoli a chiamare di nuovo i cittadini alle urne. Quasi tutti gli elettori avrebbero potuto votare alle elezioni. Torsten Akmann dell’SPD è seriamente preoccupato che una rielezione possa mutare notevolmente la composizione del parlamento e, quindi, anche le politiche future applicate nello Stato di Berlino. Chi invece è d’accordo sono gli appartenenti all’ala di estrema destra. Kristen Brinker, membro della Camera dei Rappresentanti di Berlino e capogruppo parlamentare del partito Alternativa per la Germania (AfD). AfD è un partito populista di estrema destra che ha conquistato alle elezioni del 2021 solo 13 seggi, in calo rispetto alle precedenti elezioni.

I responsabili dei problemi alle elezioni

Sia l’AfD che il CDU che il partito liberale hanno individuato come responsabile Andreas Geisel dell’SPD, un anno fa senatore degli interni chiedendogli di dimettersi dal suo incarico, già mutato visto che ora ricopre la carica di senatore per lo sviluppo urbano, l’edilizia e l’edilizia abitativa. Il partito Alternativa per la Germania spinge per la ripetizione delle elezioni nel periodo di marzo 2023. La questione risulta controversa. Sembra che non ci sia una vera e propria regolamentazione riguardo a cosa fare in questi casi, cioè nel caso di errori nella gestione delle elezioni. Questo è il motivo per cui ci sono state e ci saranno nei prossimi giorni tante discussioni in merito.

Altro problema su cui ha concentrato l’attenzione Dennis Buchner, Presidente della Camera dei Rappresentanti, è la retribuzione dei lavoratori delle tornate elettorali. Secondo il Presidente, i lavoratori non vengono pagati abbastanza e, soprattutto non ricevono un’adeguata formazione: «60 euro di ristoro non sono abbastanza.». Buchner ha anche parlato della risoluzione degli errori che hanno causato questa enorme questione attraverso la formazione obbligatoria e anticipata del personale elettorale. In generale, l’SPD ha appoggiato più l’opinione secondo la quale non è necessario riorganizzare le elezioni completamente: si tratta dell’ultima opzione e ce ne sono molte altre da vagliare. Sembra, però, che la Corte Costituzionale di Berlino sia molto propensa a considerare definitivamente necessarie nuove elezioni per Berlino.

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Immagine di copertina:  Foto di noelsch da Pixabay