Berghain

Restrizioni e crisi, il Berghain diventerà kita almeno per un anno

Il più celebre club della capitale risponde alla crisi con un’idea tanto geniale quanto, forse provocante: e c’è la possibilità che non sia solo un progetto di un anno

ps delle 21:04: È un pesce d’aprile  😉

Il Berghain si trasforma in kindergarten. Il suo kita (non c’è ancora un nome preciso, ma sarà affiliato alla Kindergaertencity) aprirà a maggio, all’inizio con una ventina di bambini in quello che ora è il Panorama Bar, successivamente – è questo il progetto – anche ad altri. «Abbiamo spazi immensi e solo in parte usati per le mostre d’arte che abbiamo già annunciato. Purtroppo non prevediamo di riaprire prima di aprile 2022 e gli aiuti ricevuti non coprono tutti i costi, soprattutto le utenze. E il nostro è un posto immenso, del resto un tempo era una centrale elettrica» spiega April De Pez, una delle responsabili del celebre club. «Abbiamo fatto le prove, per una settimana, ad aprile. Ora siamo pronti».

Uno dei bambini uscendo dal Berghain durante il programma sperimentale di febbraio

Uno dei bambini uscendo dal Berghain durante il programma sperimentale di febbraio

Le ragioni della trasformazione del Berghain

«C’è una grande richiesta di luoghi dove tenere i bambini, anche e soprattutto da genitori che stanno in home office. Gli asili nido della capitale non riescono a coprire la domanda, la nostra è una risposta creativa a un momento difficile. Abbiamo già fatto le pulizie generali e ricevuto un’ispezione dagli uffici del senato cittadino che ha detto che è tutto ok. Per adesso le iscrizioni sono chiuse, già con il passaparola abbiamo trovato tanti genitori in cerca di un servizio di babysitting, ma è possibile che manterremo il servizio anche in futuro, quando si spera tornerà tutto alla normalità. Da anni molti genitori che passavano qui tutto il weekend ci chiedevano di realizzare un’area bambini».

Il Berghain all’interno: un posto per bambini?

Degli interni del Berghain circolano pochissime immagini: sono vietate le foto e lo stesso club non ama far vedere le sue sale. Una possibilità, per i curiosi, è stata offerta la scorsa estate quando per promuovere una mostra ospitata in una delle sue sale, a una troupe è stato concesso di riprendere la sala principale in pieno giorno. Si tratta di una grande sala simile ad un capannone industriale, totalmente in cemento. In mezzo alla sala si erigono grossi pilastri che arrivano fino al soffitto alto circa 20 metri. L’ambiente è abbastanza spoglio e caratterizzato da un’atmosfera underground dovuta principalmente al passato uso industriale dell’edificio. I suoi grandi spazi oltre a prestarsi ad accogliere fino a 1500 persone, offrono tra le altre cose una particolare acustica.

La crisi dei locali e le previsioni della riapertura

Come già raccontato, Berlin Club Commission, l’unione degli addetti ai lavori dei club della capitale, ha dichiarato che il ritorno all’attività dei club sarà lento e graduale. Pamela Schobeß, la presidentessa dell’associazione Berlin Club Commission, da settimane insiste cercando di ricordare a tutti che i club sono stati i primi a chiudere e saranno gli ultimi autorizzati ad aprire. E affinché i club possano riaprire gli aiuti economici da parte dei governi federali tedeschi sono indispensabili. Schobeß, inoltre, si aspetta che per tornare alla vita notturna com’era prima della pandemia da Coronavirus bisognerà attendere la fine del 2022. Già gli eventi previsti per il mese di marzo sono stati rinviati a marzo 2022.

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