Figlia di rifugiati è la prima donna nera a diventare Ministra di un Land della Germania

Aminata Touré, 29 anni e figlia di rifugiati, è la prima donna nera a ricevere l’incarico di ministra in Germania

Ha solo 29 anni ed è già ministra per gli Affari Sociali, della Gioventù, della Famiglia, degli Anziani, dell’Integrazione e dell’Uguaglianza del gabinetto Günther II nel Land tedesco dello Schleswig-Holstein. Aminata Touré non è solo eccezionalmente giovane ma è anche la prima donna afro-tedesca a raggiungere un simile incarico in Germania. Aminata è nata nel 1992 a Neumünster, nello stesso anno in cui i suoi genitori fuggirono in Germania dopo il colpo di stato avvenuto in Mali nel 1991. Durante i primi anni della sua vita ha vissuto in un alloggio condiviso per richiedenti asilo.

 

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Biografico e politico

La sua storia personale e la sua vocazione politica si intrecciano, ma per fare politica secondo la Ministra non è sufficiente solo le esperienze che ha vissuto direttamente. È necessario che la propria biografia e la propria sensibilità verso alcuni temi si incontrino con competenze e progetti politici solidi. C’è bisogno dunque di idee politiche valide: il coinvolgimento in una tematica specifica è solo una delle tante componenti affinché questo avvenga. Come Aminata Touré dichiara in un’intervista su RDN (RedaktionsNetzwerk Deutschland):

Ma la biografia non sostituisce la politica. Le esperienze possono sensibilizzare e portare ad assumere la prospettiva delle persone per le quali si ha responsabilità politica. Questo è sempre stato il contrasto che ho notato nella mia infanzia e adolescenza: molti parlavano di persone come me, ma non sapevano com’è la realtà della vita per le persone che vivono nelle case dei richiedenti asilo, che sono povere e crescono con una madre single. Questo è già rilevante per capire perché sono necessarie determinate misure.

Aminata Touré, oltre ad aver vissuto in prima persona le paure e i problemi dei rifugiati in Germania  ha dunque anche cercato di sviluppare le competenze necessarie all’azione politica iniziando a impegnarsi attivamente come volontaria fin dagli anni del college, diventando membro del consiglio studentesco e partecipando al progetto School Without Racism. Anche durante gli anni dell’università, quando ha scelto di studiare scienze politiche e filologia francese all’Università di Kiel, ha portato avanti il suo attivismo ed è stata eletta nel 2012 come portavoce della Green Youth Kiel. Nello stesso periodo è entrata a far pare del partito dei Verdi. Primi piccoli passi in una carriera politica che subito avuto una rapida impennata portandola oggi a ricoprire la carica di Ministra.

Lotta al razzismo e alla disuguaglianza sociale

Da piccola Aminata Touré ha vissuto nella paura che la sua famiglia potesse essere deportata in Mali, nell’incertezza che il permesso di soggiorno fosse confermato o meno. Sa bene che la sua elezione non è la garanzia che i diritti delle persone immigrate vengano finalmente rispettati e garantiti. In questa direzione si muoverà il suo impegno politico che sarà caratterizzato dalla lotta al razzismo e alla disuguaglianza sociale. La Ministra ha dichiarato infatti una forte passione per le aree di responsabilità che le sono state assegnate, anche per via del suo background.

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