Germania, si pensa di prolungare l’attuale lockdown fino a dicembre inoltrato

Le attuali proposte vertono sul prolungamento del lockdown di novembre fino a Natale

Le più alte cariche politiche tedesche, questa volta, si sono pronunciate in merito alla situazione della Germania, dichiarando che il lockdown “light” previsto per il solo mese di novembre dovrebbe protrarsi fino a dicembre. Se poco più di una settimana fa, infatti, per il Governo era ancora prematuro prendere una decisione sull’eventuale prolungamento delle attuali restrizioni, oggi invece i dati sembrano dare qualche certezza in più sul fatto che il lockdown debba essere esteso fino alle vacanze di natale – e proprio in previsione di queste.

A confermarlo sono due delle colonne portanti del Governo Merkel, ovvero il Vice Cancelliere Olaf Scholz e il Primo Ministro bavarese, Markus Söder. Secondo loro, l’attuale quarantena, meno restrittiva di quella imposta durante la prima ondata di Coronavirus, dovrebbe essere prolungata e, forse, anche intensificata, se si vuole tenere sotto controllo la diffusione del virus. Niente di ufficiale, dunque, ma solo ipotesi, che verranno comunque formalizzate il 25 novembre 2020: mercoledì, infatti, i due esponenti del Governo, discuteranno le loro proposte e le future decisioni da prendere insieme ai premier dei Länder, incaricati dei provvedimenti esecutivi.

Ognuno con la propria opinione, ma tutti con uno stesso obiettivo

Nella battaglia contro il Coronavirus, a schierarsi a favore di misure più restrittive di quelle attuali è, in particolare, Markus Söder, premier e Presidente dell’Unione Cristiano – Sociale in Baviera (CSU), il partito fratello dell’Unione Cristiano- Democratica di Germania (CDU) della Merkel. In una dichiarazione alla Bild, il Primo Ministro afferma che «I cittadini devono guardare in faccia la realtà» e che «semplicemente, ancora non abbiamo fatto abbastanza». Nel frattempo, allude alle corsie delle terapie intensive degli ospedali nuovamente sotto stress, mentre la Germania oltrepassava, in una settimana, il suo parametro limite di 50 nuovi infetti su una popolazione di 100.000 persone. Attualmente, la media nazionale si aggira intorno ai 140 casi, ma «se vogliamo passare un Natale piacevole dobbiamo prolungare il lockdown e sicuramente potenziarlo», continua Söder, sollecitando i cittadini ad evitare gite fuori porta durante le feste.

Il Premier bavarese resta quindi fermo nella sua posizione e, forte di ciò, si accoda alle dichiarazioni dell’altro braccio destro della Cancelliera Angela Merkel, Olaf Scholz. Membro del Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD), oltre che Ministro della Finanza, Scholz sottolinea che «Ogni cosa indica che le restrizioni attuali devono essere estese un po’ oltre il 30 novembre, in ogni caso per due o tre settimane» aggiunge Söder. Scholz sembra anche aver già messo in conto la concessione dei sussidi per il settore artistico e commerciale che, come lui stesso afferma, sarebbero garantiti anche nel mese di dicembre: «Si tratta di tutelare i mezzi di sussistenza. Dobbiamo agire in modo saggio e pragmatico». Tuttavia, alle sue dichiarazioni controbatte Friedrich Merz, finanziere e candidato leader del partito CDU della Merkel per le elezioni 2021 della Germania, che ha accusato Scholz di una precipitosa distribuzione dei sussidi nei settori colpiti della pandemia, e afferma che bisogna indubbiamente «aiutare le persone coinvolte […]. Ma quando si tratta di compensare la perdita di guadagno, il fatturato è il più incerto degli indicatori».

Un’ulteriore riflessione viene poi espressa da Malu Dreyer, premier del Land della Renania Palatinato. La politica dell’SPD, però, ha un altro punto di vista. Sperava, infatti, che non si dovesse arrivare ad un inasprimento delle attuali misure e che queste, al contrario, avrebbero permesso ai cittadini di potersi ricongiungere ai loro cari per le feste di Natale e Capodanno. Nonostante la consapevolezza della necessità di ulteriori e nuove misure, e qualunque sia la loro natura, la speranza di un ritorno alla normalità si legge, quindi, non solo negli occhi degli elettori, ma anche nelle parole di chi li governa.

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Immagine di copertina: da Pexels– Pubblico dominio