Rapito a Dubai, un iraniano-tedesco sta per essere condannato a morte a Teheran
Un uomo iraniano-tedesco potrebbe essere condannato a morte con l’accusa di terrorismo, adesso è imprigionato a Teheran
Jamshid Sharmahd, un uomo iraniano-tedesco, sta per essere condannato a morte accusato di essere il responsabile dell’attacco terroristico avvenuto in una moschea a Shiraz (Iran) nel 2008 in cui furono uccise 14 persone. A Sharmahd è stato negato il diritto di essere rappresentato legalmente dai suoi avvocati. Nel 2020 era stato rapito a Dubai e, secondo le ultime notizie, è ora imprigionato a Teheran.
Il precedente
Sharmahd, 67 anni, si era trasferito in Germania all’età di 7 anni e aveva ottenuto la cittadinanza tedesca. Dal 2003 viveva in California come giornalista e aveva creato un sito web che, secondo alcuni, rappresentava il gruppo Tondar, accusato di terrorismo da parte del regime iraniano. Nel 2009, lui e la sua famiglia sono stati vittime di un attentato architettato dalle guardie della rivoluzione islamica. Il gruppo Tondar è stato acusato di aver preso parte o di essere stato a capo di numerosi attentati
Quando è stato catturato, Jamshid Sharmahd si trovava all’aeroporto di Dubai. La figlia, Gazelle Sharmahd, nel febbraio 2022, aveva comunicato al giornale tedesco Welt di non aver avuto sue notizie per mesi. Secondo lei, il padre, nell’unica conversazione avuta in due anni di prigioni, sarebbe stato costretto dai rapitori a mentire sulle sue reali condizioni di salute. L’uomo avrebbe fatto capire di essere deperito e di aver bisogno di cure mediche data anche la sua salute già precaria prima ancora di essere rapito.
Sharmahd non è l’unico
Sharmahd non è l’unica persona ad essere vittima di un regime che controlla così da vicino i suoi cittadini. Le organizzazioni per i diritti umani sostengono che ci siano stati almeno altri 160 omicidi di dissidenti politici iraniani. Non è la prima volta che l’Iran si mostra ai Paesi del mondo occidentale come un regime oppressivo verso chi ha un’opinione contraria o semplicemente diversa da quella ufficiale. Si tratta, però, di un Paese che ha stretto degli accordi commerciali molto importanti con le maggiori potenze europee, inclusa la Germania. Questo significa che per Berlino non sarà facile prendere le difese di Jamshid Sharmahd. Infatti non sarà scontato che il governo tedesco prenderà le difese dell’uomo accusato e incarcerato da anni a Teheran.
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Immagine di copertina: Screenshot da Youtube