Pariser Platz: la piazza davanti alla Porta di Brandeburgo

Pariser Platz, la piazza davanti alla Porta di Brandeburgo, è diventata nel tempo una tra le principali mete turistiche di Berlino. Ecco la sua storia e che cosa vedere nei dintorni

Pariser Platz è la piazza sul lato orientale ( Unter den Linden ) della Porta di Brandeburgo. Il lato nord della piazza è dominato dall’Ambasciata di Francia, e, all’angolo sud-ovest, dall’ Ambasciata degli Stati Uniti. Fino al 1960, sul sito dell’odierna ambasciata francese si trovava Palais Beauvryé, che prendeva il nome dalla famiglia del costruttore, il maggiore generale prussiano Bernhard von Beauvryé. Teatro geografico degli accadimenti storici che hanno segnato l’evoluzione della città e lo sviluppo dell’Europa, in questo articolo ripercorriamo brevemente la storia della piazza e i monumenti simbolo di Berlino a lei vicini.

Pariser Platz

Conosciuta all’inizio come “Viereck” o “Quarree” (piazza), Pariser Platz era una delle tre nuove piazze ornamentali insieme a “Octogon” (ora Leipziger Platz) e “Rondell” (Mehringplatz). Ricevette il nome attuale nel 1814, a seguito della presa di Parigi da parte delle truppe prussiane.

Nel 1850 era circondata da edifici in stile prevalentemente classicista, rimasti inalterati fino alla Seconda Guerra Mondiale, durante la quale furono gravemente danneggiati, ad eccezione della Porta di Brandeburgo. I bombardamenti distrussero infatti quasi tutti gli edifici della piazza, risparmiando soltanto la Porta.

Durante la Guerra Fredda e la divisione di Berlino (1961-1989), Pariser Platz si trovava sul lato del confine di Berlino Est ed era inaccessibile a berlinesi e visitatori

Dopo la riunificazione, si è molto dibattuto sul futuro di Pariser Platz. Il dibattito si è concentrato in particolare sulla modalità di ricostruzione della piazza, se riproporla com’era prima della guerra o adattarla alle esigenze di una città moderna.

Porta di Brandeburgo

La Porta di Brandeburgo è il simbolo di Berlino.

Molto prima della costruzione del muro nel 1961, il cancello divenne un luogo di politica simbolica. Nel 1945 la bandiera dell’Unione Sovietica vittoriosa sventolava dal cancello. La RDT (Repubblica Democratica Tedesca) l’ha dichiarata “Porta della pace”. Dopo che il 17 giugno 1953 operai della RDT inferociti tolsero la bandiera rossa e strapparono il simbolo dell’URSS, il 17 giugno è diventato il “Giorno dell’Unità tedesca”, giorno così chiamato fino al 1990.

La Porta di Brandeburgo divenne luogo di ricordo della divisione della Germania, un simbolo di libertà: furono erette repliche in molti luoghi della Germania occidentale.

Dopo i rinnovati lavori di restauro a seguito della caduta del muro di Berlino, il cancello è stato riaperto nel 2002. Particolarmente controverso è stato decidere se il traffico stradale dovesse essere autorizzato o meno ad attraversare la piazza e la Porta di Brandeburgo, poiché si trova a cavallo dell’asse est-ovest principale della città.

Porta di Brandeburgo

Porta di Brandeburgo – Foto di Foto di Valentin Sonntag da Pixabay

Hotel Adlon

Nel 1700, il conte Friedrich Paul von Kameke diede ordine di costruire Palais Kameke, successivamente acquisito nel 1798 dal ciambellano reale del principe Enrico di Prussia, Wilhelm Jacob Moritz von Redern. Nel 1906 Palais Redern fu demolito per fare spazio all’Hotel Adlon. L’inaugurazione fu un completo successo, e l’ Hotel Adlon , come era ora ufficialmente chiamato, iniziò nei primi anni a diventare un’istituzione. Le famiglie dell’alta nobiltà vendettero i loro palazzi d’inverno a Berlino per risiedere nelle suite dell’hotel. I re e imperatori d’Europa, industriali e politici furono ospiti illustri nei primi anni di attività dell’hotel.

Dopo un incendio, il palazzo fu demolito nuovamente. Nel 1990, dopo la riunificazione, si decise di ricostruire Pariser Platz, includendo la ricostruzione del prestigioso Hotel Adlon.

Hotel Adlon

Hotel Adlon – Foto di moerschy da Pixabay

Accademia delle arti

Accanto all’Hotel Adlon, si trova l’Akademie der Künste (Accademia delle arti).

Nell’ottobre 1993, nel pieno corso della riunificazione tedesca, l’Accademia delle arti della RDT e l’Accademia delle arti di Berlino Ovest furono unite a loro volta, nell’attuale Akademie. La sede a Pariser Platz è un moderno edificio in vetro del 2005, dove si svolgono la maggior parte delle mostre e degli eventi. Le caratteristiche architettoniche sono il cemento grigio, il mattone rosso, le lastre di ardesia e il legno di pino scuro, elementi molto suggestivi e in netto contrasto con la leggerezza del nuovo edificio.

L’Accademia rappresenta la Germania in termini di arte, promuove i suoi creatori e mantiene il patrimonio culturale. Sono rappresentate sei sezioni artistiche: arti visive e architettura, musica e letteratura, arti performative, cinema e media. Le sezioni si presentano ai visitatori dell’Accademia in conferenze e letture di poeti, innovativi concerti d’archi o performance artistiche.

 

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DZ Bank

L’architetto Frank O. Gehry ha progettato l’acclamato edificio per la DZ Bank, adiacente all’Ambasciata degli Stati Uniti. Dall’esterno relativamente poco spettacolare, l’edificio della banca visto dall’alto mostra l’enorme tetto di vetro ovale. Al centro della banca si trova la componente più spettacolare: una grande struttura asimmetrica in vetro e metallo che racchiude un auditorium. Di fronte alla Behrenstraße, invece, l’edificio presenta un’immagine completamente diversa, con piccole finestre a spioncino appese saldamente a una facciata ondulata e sporgente.

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Immagine di copertina : CC0 – Foto di Danor Aharon da Pixabay