Memoriale sovietico di Berlino imbrattato con graffiti che inneggiano all’Ucraina

Berlino, il memoriale sovietico ai caduti che si trova a Treptower Park è stato deturpato per la seconda volta in un mese con slogan relativi alla guerra in Ucraina

Il memoriale sovietico (Sowjetisches Ehrenmal) per i soldati morti durante la battaglia di Berlino, che si trova all’interno del famoso Treptower Park, è stato imbrattato per la seconda volta in un mese. Le scritte che appaiono sono relative alla guerra in Ucraina. I vandali avrebbero scritto “assassino”, “orchi”  e anche la lettera “Z”. Quest’ultima è generalmente associata al sostegno all’aggressione della Russia contro l’Ucraina. In Germania esporre la lettera “Z” è tra l’altro punibile per apologia di reato. Non è chiaro se il simbolo sia stato utilizzato per sostenere o criticare Mosca. La polizia ha scoperto l’atto vandalico durante un sopralluogo notturno. “I graffiti devono essere resi irriconoscibili il prima possibile”, ha detto il portavoce della polizia. Successivamente ai fatti simili accaduti all’inizio di questo mese era stata sottolineata l’ipocrisia di vandalizzare un memoriale che funge anche da cimitero per 5.000 soldati dell’Armata Rossa, molti dei quali erano ucraini.

Un fatto già accaduto

Già ad inizio aprile alcuni vandali avevano imbrattato il Sowjetisches Ehrenmal. Messaggi tra cui “Sangue ucraino sulle mani russe” e “Putin = Stalin” erano stati dipinti sul più grande memoriale tedesco dedicato ai soldati dell’Armata Rossa uccisi nella Seconda guerra mondiale. Messaggi specifici facevano riferimento ai crimini di guerra commessi dalle truppe russe a Bucha, come “Cultura russa = bambini ucraini violentati”. L’ambasciata russa aveva dichiarato all’epoca di essere “profondamente indignata per il palese atto di vandalismo”. Le autorità di Berlino avevano annunciato che sarebbero stati incrementati i controlli sul posto. Alla luce di questi fatti Żaklin Nastić, membro del partito politico Die Linke, aveva condannato l’incidente affermando che “il governo tedesco avrebbe dovuto adempiere immediatamente ai suoi obblighi contrattuali e proteggere efficacemente tutti i memoriali e le persone di origine russa”.

La storia del memoriale

Tre grandi memoriali sovietici furono eretti a Berlino dopo la Seconda guerra mondiale. Il Sowjetisches Ehrenmal è il più grande dei mausolei di guerra a Berlino e, con i suoi 100.000 metri quadrati, è il più grande del suo genere anche in Germania. L’imponente figura in cima al mausoleo rappresenta un soldato che tiene in braccio una bambina tedesca salvata. Dopo la guerra fu annunciata una competizione per disegnare il Parco memoriale di Treptower Park. Delle 33 proposte fu scelto un ibrido tra le presentazioni dell’architetto Jakow Belopolski, dello scultore Jewgeni Wutschetitsch, del pittore Alexander Gorpenko e dell’ingegnere Sarra Walerius.

Il memoriale onora i circa 80.000 soldati sovietici uccisi nella battaglia di Berlino durante la Seconda guerra mondiale. La struttura, che è anche un cimitero per 5.000 soldati, fu costruita tra il 1946 e il 1948 nel luogo di un grande spazio di giochi e sport. 40.000 metri cubi di granito furono usati nella costruzione. Il mausoleo è sormontato dall’enorme statua di un soldato che salva una bambina e poggia la propria spada su una svastica distrutta. Lapidi e affreschi raccontano il corso della guerra e sono disposte in lunghe linee diritte. Quando le truppe russe si ritirarono da Berlino nel 1994 diedero addio alla città con una parata militare al memoriale sovietico di Treptower Park.

Sowjetisches Ehrenmal, foto di zug55 (da Flickr), CC BY-NC-SA 2.0 https://www.flickr.com/photos/zug55/14645120177

Sowjetisches Ehrenmal, foto di zug55 (da Flickr), CC BY-NC-SA 2.0

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 Immagine di copertina: foto di Chrissy85, da Wikimedia