La Polonia si rifiuta di ricevere e pagare altri vaccini Covid-19

La Polonia ha deciso che per il momento non vuole più ricevere e pagare dosi di vaccino contro il Coronavirus nonostante i contratti di fornitura concordati

Il ministro della Salute polacco, Adam Niedzielski, ha annunciato, martedì 19 aprile, la decisione del Governo polacco di non accettare, per il momento, la fornitura di ulteriori dosi di vaccino contro il Covid-19. La Polonia, insieme ad altri Stati membri dell’UE, ha ricevuto vaccini Covid-19 durante la pandemia in base a contratti di fornitura concordati tra la Commissione europea e le aziende produttrici di vaccini, come BioNTech, Pfizer e Moderna. La decisione del Governo polacco ha posto quindi le basi per una battaglia legale contro i produttori di vaccini, volendo interrompere la fornitura di ulteriori dosi. Il Paese ha registrato un consumo di vaccini inferiore rispetto agli altri stati membri dell’UE e ha scorte di vaccini in eccedenza.

Le dichiarazioni del Ministro della Salute polacco Adam Niedzielski

“Alla fine della settimana scorsa, abbiamo usato la clausola di forza maggiore e abbiamo informato sia la Commissione europea sia il principale produttore di vaccini della decisione del Governo polacco di non ricevere altre dosi di vaccino al momento, e ci rifiutiamo anche di pagare”, ha affermato Niedzielski all’emittente privata TVN24. “Siamo consapevoli che la conseguenza di questa decisione sarà un conflitto legale, che è, in effetti, già in atto”. Le parti contraenti sono la Commissione europea e i produttori, la Polonia non può quindi rescindere direttamente il contratto per la fornitura di vaccini. Il portavoce della Commissione europea per la salute, Stefan de Keersmaecker, a tal proposito ha dichiarato in una conferenza stampa che gli Stati membri sono vincolati da obblighi contrattuali, ma hanno compreso la delicata posizione della Polonia. “Stiamo continuando a facilitare e mediare la discussione tra il Governo polacco e l’azienda al fine di trovare una soluzione pragmatica a questa specifica situazione che il Paese si trova ad affrontare”. In Polonia, il 59% della popolazione ha ricevuto due dosi di vaccino e il 31% ha ricevuto una terza iniezione di richiamo. Percentuali ben al di sotto della media dell’UE del 72,5% e quasi il 53%, rispettivamente.

La Germania registra un surplus di vaccini e rischia di gettare milioni di dosi

Oltre alla Polonia anche la Germania sta registrando un’eccedenza di vaccini. La campagna vaccinale sta procedendo particolarmente a rilento nello Stato tedesco, con una media di 34mila dosi distribuite ogni giorno. A causa di questo la Germania rischia di buttare via quasi 77 milioni di dosi di vaccino, stoccate nei magazzini e di cui si avvicina la data di scadenza. Secondo quanto dichiarato dal ministero della Salute Karl Lauterbach 11 milioni di dosi scadranno entro giugno mentre altri 56 milioni entro la fine del terzo trimestre del 2022. “Per il momento, purtroppo, vediamo pochissima domanda per la vaccinazione in Germania”, ha dichiarato il Presidente dell’associazione dei medici di base Ulrich Weigeldt, “Pertanto, bisogna fare tutto il possibile perché scada la minor quantità possibile di vaccino e per evitare di dover distruggere le dosi”. Weigeldt ha suggerito di spedire le dosi in scadenza ai Paesi più poveri che ne hanno fatto richiesta.

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Foto in evidenza di kaboompics da Pixabay