La mancata consegna della turbina tedesca era un bluff. La Russia non riapre Nord Stream

Secondo Scholz la Russia bleffa. La turbina non ha alcun problema e può essere usata in Russia ma Putin dice il contrario

Mercoledì 3 agosto Olaf Scholz, il Cancelliere tedesco, ha visitato l’azienda Siemens Energy che si occupa di tecnologie per il settore energetico. La turbina che sarebbe stata aggiustata dopo i malfunzionamenti alla Nord Stream 1 (Gazprom avrebbe ridotto i rifornimenti di gas proprio per questo motivo), si trova nella sede dell’azienda Siemens Energy nella città di Mülheim an der Ruhr. Scholz ha confermato che la turbina è pronta per essere trasportata in Russia ma sembra che ci siano stati dei problemi non ben identificati.

Cosa succede

Dopo le sanzioni europee alla Russia, Putin ha ordinato di ridurre i rifornimenti del gas al 20% sostenendo che ci fossero stati dei problemi tecnici alla turbina che pompa il gas nei condotti subacquei del Nord Stream 1 che collegano la Russia con la Germania. Gazprom ha comunicato attraverso un Tweet di non essere in grado di risolvere il problema perché i documenti ricevuti dall’azienda Siemens Energy non permettono di “eliminare i rischi identificati” perciò devono mantenere il rifornimento ridotto del 20%.

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La risposta di Scholz

Mercoledì 3 agosto Scholz ha dato una risposta netta sulla questione. Non c’è alcun problema per la turbina destinata al Nord Stream 1. Si tratta di un bluff del governo russo. La Russia vuole solo trovare una scusa. Scholz ha confermato che la Russia ha già ricevuto tutti i documenti di cui ha bisogno e che, in realtà, sta solamente temporeggiando.

Scholz all’azienda Siemens e Schröder da Putin

Mentre Scholz è andato di persona a vedere la turbina pronta per essere spedita, l’ex cancelliere Gerhald Schröder ha fatto visita al suo amico di vecchia data Vladimir Putin. Schröder avrebbe individuato come responsabile la Siemens Energy, azienda in cui si trova la turbina. Christian Bruch, capo di Siemens Energy ha ribattuto dicendo che la sua azienda è perfettamente in regola con i documenti. L’azienda è in contatto diretto con Gazprom riguardo alle problematiche e Bruch ha comunicato che è in attesa del ritiro della turbina pronta per poter dedicarsi alla manutenzione delle altre.

I rapporti con la Russia

La Germania dipende ancora dalla Russia per gran parte del suo fabbisogno energetico. Il governo russo ha sottolineato che la Germania dovrebbe riaprire il Nord Stream 2, uno dei due percorsi la cui costruzione era stata fermata dalla Germania qualche giorno prima dell’inizio della guerra quando la Federazione Russa aveva riconosciuto ufficialmente le repubbliche separatiste di Donensk e Lugansk.  Scholz ha risposto con una finta risata dicendo che la Nord Stream 1 sarebbe già sufficiente.

Si valuta un altro tipo di energia

Durante questa visita, Scholz ha comunicato che il governo sta decidendo di tornare indietro sul nucleare. La situazione del rifornimento di gas dalla Russia sembra non migliorare affatto. La Germania ha deciso di trovare una soluzione almeno temporanea alla riduzione dell’energia. Il ministro dell’economia Habeck ha detto che si tratta di uno “scenario speciale” ma comunque necessario in questo momento storico in cui stiamo vivendo.

Altro cambiamento per la Germania

Scholz ha detto che la transizione ecologica sta progredendo lentamente, in particolare l’uso di energia eolica in Baviera. Il Cancelliere ha sottolineato che sarà comunque necessario attendere i risultati degli stress test nelle centrali nucleari per capire se effettivamente conviene continuare a utilizzarle. Si tratta di un argomento molto dibattuto a livello sociale: l’opinione pubblica è molto divisa sull’argomento. Il messaggio è, quindi, quello di non preferire l’energia nucleare, ma di dover tornare a riconsiderarla come opzione possibile se la situazione dovesse peggiorare.

Il ritorno a pieno ritmo delle centrali nucleari potrebbe essere un altro grande cambiamento che la Germania dovrà affrontare nei prossimi mesi. La Germania è sempre stata uno dei Paesi più sostenibili dal punto di vista ecologico. La situazione, però, potrebbe far scendere a compromessi e tornare indietro su argomenti su cui si era certi: no alle centrali nucleari. Questo potrebbe anche cambiare il consenso della popolazione al governo di Scholz. Perciò dovremmo vedere cosa succederà dopo l’estate.

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Immagine di copertina:  foto di fsHH da Pixabay