Booster. Foto da Unsplash https://unsplash.com/photos/pIJ34ZrZEEw

La commissione vaccini tedesca dà l’ok al secondo booster

Il secondo booster o quarta dose è stata consigliata di recente dalla commissione per i vaccini (StiKo) per pazienti a rischio, persone sopra i 70 anni e personale sanitario.

Il ministro della Salute federale Karl Lauterbach ha dichiarato di essere fortemente d’accordo con la posizione della commissione e ammette che contro Omicron la scelta di dare una quarta dose ad alcuni pazienti a rischio potrebbe essere il game changer. I virologi hanno comunque specificato che il secondo booster non sarà necessario per chi, oltre ad aver ricevuto le tre dosi del farmaco, ha anche passato l’infezione da Covid19.

Perchè la Stiko ha consigliato la quarta dose

Gli studi di Israele, secondo la Stiko, dimostrerebbe che dopo la terza dose la protezione scende già dopo 3 mesi. In questo momento stiamo salendo con le infezioni giornaliere (il picco dovrebbe essere raggiunto a metà/fine febbraio) con Omicron e la sua derivata e più infettiva BA.2 che rappresentano al momento il 92% dei casi totali. Secondo la commissione la quarta dose porterebbe ad un aumento degli anticorpi e a una ulteriore protezione contro casi gravi di almeno 3-5 volte. Leggendo la letteratura scientifica, però, gli studi di Israele dimostrano che se trattati dopo la quarta dose si vedono comunque molte infezioni da Omicron. Tantochè gli stessi che hanno svolto lo studio hanno confermato che non c’è un beneficio così importante.

Perché il vaccino funziona bene per la variante “ancestrale” e Delta ma non per Omicron.

Ma quali sono i possibili scenari che si possono delineare nei prossimi mesi? BioNTech, cosi come Moderna, stanno lavorando ad una variante del vaccino che sia più efficiente contro Omicron. I primi studi in Israele e negli USA con i volontari hanno dimostrato l’efficacia della nuova versione del farmaco. La domanda da porsi è se ce ne sarà bisogno in quanto molti virologi ed epidemiologi, pur con riservatezza, tendono a pensare che la variante Omicron e la sua derivata (ricordiamo che ha parti genetiche del virus dell’influenza) possa portare da una situazione pandemica, ovvero scoppi dei casi di infezioni in molti Stati allo stesso tempo, verso ad una situazione endemica. Il virus, quindi, seguirebbe non più che meno come altri virus la stagionalità con picchi in inverno e poco o niente in estate. La Danimarca ha già riaperto tutto e molti Stati nordici stanno seguendo il suo esempio affermando che la variante Omicron non rappresenta più una minaccia per il carico di lavoro delle aziende ospedaliere e conta molto sull’immunità di gregge da infezione e vaccinazione. In Germania molti dipendenti del settore sanitario hanno già fatto la quarta vaccinazione ed a breve sarà disponibile anche dai medici di base per le persone più a rischio. Quello che farà la politica con l’introduzione dell’obbligo vaccinale, probabilmente da metà marzo, farà pendere l’ago della bilancia sulla necessità di una quarta vaccinazione obbligatoria per avere una situazione sanitaria completa. Al momento si è solo ridotto in Germania lo stato di guarito (Genesen) da 6 a 3 mesi, mentre in Italia vale ancora per 6 e in Svizzera un anno intero.

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Immagine di copertina: Booster Foto da Unsplash https://unsplash.com/photos/pIJ34ZrZEEw