In Germania i disoccupati affetti da Long Covid continuano a ricevere il sussidio per almeno 6 mesi
Il virus minaccia la salute e le finanze di molti tedeschi, specialmente i malati di Long Covid che beneficiano dell’assistenza Hartz IV.
Chi in Germania è affetto dagli strascichi del Covid, il cosiddetto long-Covid, ed è senza lavoro potrà continuare a ricevere il sussidio di disoccupazione a lungo termine, il cosiddetto Hartz IV. Il tutto senza dovere rispettare le normali condizioni imposte dall’agenzia del lavoro come il presentarsi a determinati colloqui o essere a disposizione per lavori socialmente utili. Se questa situazione dovesse però perdurare oltre i sei mesi, sarà compito di un ufficiale medico presso il centro per l’impiego valutare i singoli casi ed eventualmente suggerire al malato di richiedere una pensione di invalidità, revocando quindi il diritto del paziente alla Hartz IV.
Hartz IV e Long Covid: la situazione
Le persone affette da Long Covid sono spesso limitate nelle normali attività giornaliere e spesso anche impossibilitate a lavorare. Quanto decretato finora dalle autorità tedesche è che potenzialmente possono necessitare di un congedo lavorativo più lungo che di altre malattie. Questa situazione si lega a doppio filo, nel caso in cui la persona sia disoccupata, al sostegno offerto dall’Hartz IV, il sussidio offerto ai cittadini “idonei al lavoro” sotto forma di pagamenti mensili e assistenza abitativa (pagamento dell’affitto).
La lunga ombra del Coronavirus
Gli studi a lungo termine sugli effetti dell’infezione stanno iniziando a fornire i primi dati, sebbene il quadro clinico sia ancora parziale e poco chiaro. Certa è però l’esistenza di una sindrome da Long Covid, provata dall’alta percentuale di malati che ha affermato di soffrire ancora dei sintomi tipici del virus dopo mesi dall’esito positivo del test: forte senso di affaticamento, alterazione di gusto e olfatto, disturbi del sonno, dolori articolari, problemi di memoria e di respirazione. Sembra anche che la probabilità di soffrire di tale condizione sia direttamente proporzionale all’acutezza dell’infezione contratta in origine. Con il passare dei mesi gli effetti tendono ad affievolirsi, ma non è ancora chiaro quanto a lungo termine questi possano essere.
C’è forte speranza per i malati di Long Covid, secondo gli esperti
La dottoressa Jördis Frommhold, una delle fonti più autorevoli in tema di Coronavirus in Germania, guarda al futuro dei pazienti di Long Covid con speranza. Secondo l’autorità medica infatti, attraverso lavori di assistenza e riabilitazione è possibile migliorare significativamente lo stato di salute fisica e mentale dei malati, beneficio che influenzerà positivamente anche la sfera lavorativa ed economica che l’emergenza sanitaria ha causato.
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Immagine di copertina: Long Covid Pixabay licence