Germania, ministro dell’Agricoltura: “L’attuale piano energetico tedesco è disastroso”
La Germania teme un inverno gelido a causa del taglio delle forniture di gas russo. Secondo il ministro dell’Ambiente il piano energetico ereditato dal precedente Governo è catastrofico
Il ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione Cem Ozdemir si è espresso in modo molto critico riguardo le scelte del precedente governo Merkel che avrebbero reso la Germania “dipendente da un criminale di guerra”. Il riferimento, chiaramente, è alla guerra in Ucraina e alla chiusura del gasdotto Nord Stream 1. Una chiusura a quanto pare temporanea, che molti temono sarà permanente. In questo caso la Germania è realmente esposta al rischio di un inverno al freddo.
Da tempo Berlino fa affidamento sulla Russia per quanto riguarda i rifornimenti di gas, petrolio e carbone. Adesso il Paese con l’economia più forte in Europa è costretto ad adottare un piano energetico d’emergenza per garantire l’approvvigionamento per industrie e abitazioni.
La crisi energetica in Germania
Secondo il ministro Ozdemir è necessario un dibattito sugli errori del precedente governo ma è indispensabile anche che la coalizione con a capo Olaf Scholz si impegni per ridurre la dipendenza della Germania dalle risorse russe. Circa il il 60% del gas utilizzato dalla Germania proviene infatti dalla Russia e il 45% dell’energia elettrica del Paese si produce grazie a esso.
Con l’inverno che si avvicina e lo spettro di una grave crisi economica, la preoccupazione è più che legittima. Le sanzioni imposte a Mosca hanno messo la Germania in una condizione di grave precarietà per quanto riguarda le risorse energetiche. Helmut Dedy, capo della Deutscher Städtetag, l’associazione delle città tedesche, ha suggerito di risparmiare in estate in vista dell’arrivo dell’inverno. Molte città si sono organizzate in tal senso. Non è previsto, al momento, nessun taglio drastico del riscaldamento o dell’acqua calda.
Il piano per il futuro
Negli ultimi mesi la Germania ha già ridotto drasticamente il consumo di gas russo, con l’obiettivo di tagliarlo del tutto entro il 2024. Oltre allo stoccaggio dell’energia previsto dal Parlamento, al momento l’unica soluzione per affrontare l’inverno è riaprire le 16 centrali a combustibile fossile. Il numero degli impianti riportati in funzione potrebbe crescere ancora, qualora si rendesse necessario. Esclusa invece l’ipotesi di mantenere attive le ultime tre centrali nucleari la cui chiusura era prevista per quest’anno.
Secondo il cancelliere Scholz, è una soluzione temporanea che verrà risolta in tempi brevi. Non è stato specificato però né quando né come. L’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 entro il 2045 rimane ancora valido, così come quello di conservare il ruolo di leadership economica per la Germania. Nel piano energetico è incluso anche un nuovo pacchetto di riforme per accelerare la produzione di energie rinnovabili. Gli effetti saranno visibili a lungo termine, intanto per il prossimo inverno verrà data priorità alle abitazioni, assicura ancora il cancelliere Scholz.
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