La Germania valuta di prolungare il mensile dei mezzi a 9€ oltre l’estate

L’offerta del biglietto a 9 euro terminerà a fine agosto. Nonostante non siano ancora chiari i dettagli, il Governo federale sta valutando una nuova iniziativa: il Klimaticket – il biglietto climatico

In tutta la Germania, da oltre un mese ormai è stata lanciata l’offerta del biglietto a 9 euro. Il progetto 9 für 90 è stato concepito dal Governo federale per dare un po’ di sollievo ai consumatori tedeschi che, dall’inizio della guerra in Ucraina, hanno visto aumentare a dismisura i prezzi di alcuni beni primari e, soprattutto, del carburante. Nelle intenzioni del Governo, proporre un abbonamento dei mezzi a 9 euro al mese dovrebbe spingere i cittadini a muoversi meno in automobile e, quindi, a tagliare di molto le spese mensili. L’iniziativa è stata sicuramente un successo, con oltre 20 milioni di vendite solo nel mese di giugno. Il Governo tedesco sta ora valutando quali possibilità sono percorribili per delineare uno schema permanente. Quella che al momento sembra più concreta è il Klimaticket, il biglietto climatico, come nuovo regime di sovvenzione al trasporto pubblico a fronte di prezzi record del carburante e, parallelamente, disincentivando l’uso di mezzi privati, una misura per contrastare il cambiamento climatico.

Il Klimaticket

In una bozza del governo del programma di emergenza per la protezione del clima (Klimaschutzsofortprogramm), che dovrebbe essere lanciato a luglio, il Governo sembra voler sostenere finanziariamente il programma, nonostante le preoccupazioni economiche del Ministro federale delle Finanze Christian Lindner (FDP). L’obiettivo è rendere permanente l’attrattiva del trasporto pubblico locale. Nella bozza, secondo un rapporto di Handelsblatt, si legge che un Klimaticket ovvero “un biglietto di trasporto pubblico mensile o annuale standardizzato per le ferrovie regionali, gli autobus e i tram potrebbe aiutare a mantenere il trasporto pubblico accessibile in futuro”. Al momento, tuttavia, non sono stati rilasciati dettagli concreti sul Klimaticket, come i costi o da quando si stia pianificando il suo lancio.

Il commento dell’industria dei trasporti

L’industria dei trasporti, tuttavia, chiede un maggiore finanziamento economico. Reclama al governo di non ricevere abbastanza fondi per pagare i servizi offerti. “Il Governo federale non sta attualmente rispettando i suoi impegni finanziari derivanti dall’accordo di coalizione. Da mesi, inoltre, i costi di carburante ed energia sono aumentati alle stelle nel nostro settore”, afferma Ingo Wortmann, Presidente dell’Associazione delle compagnie di trasporto tedesche. Se non verrà trovata presto una soluzione si parlerà piuttosto di “restrizione dell’offerta” a partire dall’autunno.

L’Austria è il modello dell’incentivazione ai trasporti pubblici

Il concetto di “Klimaticket” è in prestito dall’Austria, dove un programma simile è in vigore da ottobre 2021. Dal 26 ottobre, infatti, in Austria i cittadini possono utilizzare i mezzi pubblici sull’intero territorio nazionale e senza limite a un prezzo annuale di 1.095 euro, circa 3 euro al giorno. Il biglietto climatico è valido sull’intera rete ferroviaria, tramviaria, metropolitana, oltre che ovviamente su bus e filobus. Al momento del lancio del biglietto, in Austria, si parlava di una piccola rivoluzione che, come rivela già il nome, ha come obiettivo la transizione ecologica e il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dagli Accordi di Parigi, partendo dal tentativo di disincentivare l’utilizzo dell’automobile privata. Per sovvenzionare il progetto, l’esecutivo ha dovuto stanziare 96 milioni di euro nell’immediato e, dal 2022, 150 milioni euro l’anno. “I trasporti generano circa un terzo della  CO2  prodotta a livello nazionale e sono un settore in cui è necessario agire con urgenza”, aveva affermato la Ministra Leonore Gewessler, che nel governo federale si occupa di clima, ambiente, energia, mobilità e innovazione tecnologica.

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Immagine in evidenza ©pureshot da Pixabay